//Scorluzzo: un nido di aquile nel ghiaccio. Il Pcto della 4^ L

Scorluzzo: un nido di aquile nel ghiaccio. Il Pcto della 4^ L

di | 2021-03-02T22:38:14+01:00 2-3-2021 22:38|Alboscuole|0 Commenti
di Maddalena Della Moretta    Nella settimana dall’11 al 18 gennaio la classe 4L del nostro Liceo Scientifico ha fatto un’esperienza di alternanza scuola-lavoro  in collaborazione con il museo della Guerra Bianca di Temù.    Il progetto, coordinato dal professor Zanoni e seguito dal tutor aziendale Fabio Fogliaresi,ha trattato il tema della guerra bianca sul fronte del monte Scorluzzo, nella provincia di Sondrio, vicino al passo dello Stelvio.  Su questo monte, grazie allo scioglimento del ghiacciaio, è stato ritrovato nell’agosto 2018 un rifugio austriaco, prima italiano e poi abbandonato nel 1915, perfettamente conservato dal ghiaccio.  Da questo ritrovamento è stato quindi possibile ricostruire perfettamente la vita quotidiana dei soldati grazie ai numerosi effetti personali rinvenuti, tra cui vestiti e scarpe, armi, oggetti per la toeletta, persino alcuni avanzi di cibo. Questo ha fornito una testimonianza molto efficace delle condizioni di vita dei soldati della Grande Guerra sul fronte alpino.    Il lavoro dei ragazzi ha comportato una ricerca sul sito www.frontedelpiave.info, in cui sono raccolti i dati di tutti i reggimenti dei vari corpi militari che hanno combattuto durante la I guerra mondiale, per trovare quali battaglioni hanno combattuto sul fronte dello Scorluzzo  e a quali di questi appartenevano coloro che hanno ricevuto delle medaglie grazie alle loro imprese.  Il loro lavoro ha quindi portato alla creazione di un database con le varie informazioni trovate  e alla redazione una relazione successivamente presentata tramite un “power point”.     Dalla loro ricerca si è scoperto che hanno militato in quell’area principalmente battaglioni di alpini, benché sia stato trovato anche un battaglione di fanteria. Inoltre, gli alunni hanno avuto modo di appurare che la guerra non era combattuta tutti i giorni, dal momento che le condizioni avverse in cui si trovavano i soldati (specialmente a causa del freddo e della neve) non consentiva il facile trasporto fino al fronte di beni alimentari, oggetti di prima necessità e munizioni.  Rilevante è stato il ritrovamento dell’intervento del comandante alpino Alfredo Fiocca, del battaglione “Cuneo”, che poco prima della fine della guerra ha condotto un’impresa per riconquistare il rifugio sulla cima dello Scorluzzo, abbandonato dagli stessi italiani qualche anno prima.    Questo ha consentito ai ragazzi di approfondire la Prima Guerra Mondiale, specialmente la guerra bianca, un tema non sempre affrontato approfonditamente sui libri di scuola ma di importanza considerevole per la nostra comunità e per il nostro istituto (anche solo per una questione di vicinanza geografica). Gli studenti sono stati molto contenti dell’esperienza, che ha arricchito non solo il loro bagaglio culturale, ma che ha anche insegnato loro il modus operandi per effettuare questo tipo di ricerca.  I ragazzi hanno apprezzato molto il project work nonostante sia stato svolto in modalità di didattica a distanza.     I frutti della loro ricerca compariranno nel museo dedicato alla guerra sul monte Scorluzzo, situato a Bormio e visitabile dal 2022, dove si troveranno anche tutti gli oggetti rinvenuti all’interno del ricovero, che è stato totalmente smantellato e ricostruito all’interno della struttura museale.