È arrivato febbraio e vuol dire solo una cosa per tutti gli studenti: la fine del primo quadrimestre.
Febbraio segna la metà dell’anno scolastico ed é un allarme per chi non é riuscito a portare la sufficienza in tutte le materie, ormai quello che é fatto é andato e bisogna solo concentrarsi sulla restante metà.
Questo primo quadrimestre é stato abbastanza inedito, molto diverso da quello precedente. Abbiamo iniziato in presenza solo per pochi giorni, poi, in conseguenza all’aumento dei casi, si é scelto di continuare con la dad, per poi finire il quadrimestre in presenza solo al 50%. È ovvio che questi cambiamenti hanno portato ad una vera e propria rivoluzione nel sistema scolastico.
Visto la differenza palese che c’è stata da un anno a questa parte abbiamo deciso di chiedere ai nostri compagni le differenti sensazioni che hanno provato dal primo trimestre scorso all’appena inserito quadrimestre. La prima differenza che ci hanno fatto notare è propria questa, l’adozione del quadrimestre invece del trimestre. Questa scelta del collegio dei docenti è stata totalmente approvata dai nostri compagni che si sono trovati molto meglio dicendo di aver svolto le interrogazioni con più calma e senza fretta.
La seconda è stata la differente modalità di consegna della prima pagella dell’anno. Purtroppo non si è potuto fare la solita abitudine dei colloqui con la consegna del pagellino. E qui i commenti sono stati totalmente opposti a quelli precedenti: a molti è dispiaciuto semplicemente perché non hanno provato le stesse emozioni che si hanno prima di conoscere tutti i voti venendo a mancare un po’ quell’ansia/adrenalina tipica di questo tradizionale evento, invece molti hanno trovato difficoltà a spiegare le loro insufficienze ai genitori (soprattutto alle mamme) che non volevano sentire nessuna ragione per tali giudizi negativi.
L’ultima considerazione che ci hanno fornito è stata quella forse più importante. Molti ci hanno raccontato di aver trovato difficoltà con le lezioni in Dad e sostengono che il loro voto sarebbe stato diverso se fossimo stato in presenza. Ed infatti non è totalmente sbagliato anzi è un discorso su cui si può discutere molto. Perché i dati riferiti alla nostra scuola sostengono che le insufficienze rispetto all’anno scorso sono aumentate, e le maggiori carenze sono state rilevate nel biennio. Se ne può dedurre che soprattutto loro sono stati penalizzati da questa pandemia, visto che non hanno potuto farsi conoscere a pieno in presenza dai professori. Un ulteriore elemento di riflessione riguardante la nostra scuola è la tendenza a un’alta percentuale di insufficienze del primo quadrimestre nelle cosiddette “materie d’indirizzo” (economia aziendale, diritto ed economia politica).
Comunque, questo primo quadrimestre tutto sommato è andato abbastanza bene, nonostante le difficoltà che ognuno di noi ha avuto per abituarsi a tutti i cambiamenti che sono avvenuti. Da pochi giorni è iniziato il secondo e noi studenti non possiamo far altro che sperare che sia migliore del primo e soprattutto augurarci che il nostro anno scolastico si concluda nel migliore dei modi.
MARTINA DI MICCO, LUCIANO GOLIA (4^ C)