di LORENZO MANCINI – Fabrizio Poggi è un bluesman italiano nato a Voghera il 1 luglio 1958.
Il cantautore ha dedicato trentacinque anni di carriera musicale al blues , viaggiando per tutta l’America, alla ricerca dei veri valori di questo genere musicale.
Egli, fin da ragazzo, amava la musica e suonava la chitarra, ma, a causa di un incidente, cominciò a suonare l’armonica, lo strumento detto violino dei poveri, perché, come un violino, l’armonica, più alla portata di tutti, è capace di esprime le emozioni dell’animo umano.
Non a caso il blues è nato dalla sofferenza degli afroamericani che cantavano nei campi di cotone. Lo stesso bluesman definisce il blues un dono degli afroamericani per purificarci l’anima, una vera e propria filosofia.
Il cantautore, ascoltando le canzoni dei suoi cantanti preferiti come Sonny Terry e Sonny Boy Williamson , riuscì ad imparare a suonare così bene l’armonica da incantare il pubblico.
Una persona che gli è stata sempre vicina è la moglie Angelina, che lo ha supportato per tanti anni e lo incoraggia a continuare.
Da molti anni gli album di Fabrizio Poggi hanno sempre raggiunto posizioni importanti nella classifica dei Grammy Award ( gli Oscar della musica ).
Quest’ anno l’album ‘Sonny & Brownie’s Last train’, pubblicato in collaborazione con Guy Davis, è stato nominato tra i primi cinque finalisti degli Oscar della musica, traguardo che nessun blusman italiano ha mai raggiunto.
Come Orfeo, personaggio della mitologia greca, che piegava al suono della sua lira gli animali e tutta la natura, anche Poggi, con la potenza incantatrice del suo violino dei poveri, riesce a catturare l’attenzione delle persone verso la sua musica sublime .