//VERSO LA SCOPERTA DEL DNA. Il Principio di Trasformazione di Griffith.

VERSO LA SCOPERTA DEL DNA. Il Principio di Trasformazione di Griffith.

di | 2018-06-07T07:45:48+02:00 6-6-2018 23:27|Alboscuole|0 Commenti
di FRANCESCO CARUSO – Novant’anni fa Frederick Griffith aprì la strada alla determinazione di quale fosse la natura del materiale genetico. L’esperimento, che il biologo inglese attuò nel 1928, fu uno dei primi esperimenti a suggerire che i batteri sono in grado di trasferire informazioni genetiche attraverso un processo noto come trasformazione.
  • Che esistesse una qualche sostanza in grado di trasmettere l’informazione era noto da tempo. Tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900 venne proposto e dimostrato che il materiale genetico fosse racchiuso nei nuclei delle cellule e in particolare nei cromosomi. Rimaneva però aperta la questione intorno alla materia costitutiva del materiale genetico. Griffith in quegli anni studiava un batterio in grado di causare la polmonite: lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae). Nei suoi esperimenti fece uso di due ceppi batterici: • Il ceppo S, detto anche liscio dal momento che produce colonie lisce e lucenti (grazie alla presenza di una capsula batterica polisaccaridica che avvolgeva ogni cellula). Questo ceppo è in grado di provocare la polmonite. • Il ceppo R, detto anche rugoso dal momento che produce colonie dall’aspetto “rugoso” (a causa dell’assenza della capsula batterica). Questo ceppo non è in grado di provocare polmonite. Griffith osservò che poteva rendere innocui gli Streptococcus virulenti (ceppo S) uccidendoli con il calore. Tuttavia, iniettando nei topi un miscuglio di Streptococcus virulenti uccisi con il calore e Streptococcus innocui (ceppo R), i topi contraevano la polmonite: nel loro sangue venivano trovati batteri virulenti vivi. Griffith concluse che esiste un “principio trasformante” capace di indurre la trasformazione dei batteri innocui in batteri virulenti. Inoltre questa trasformazione poteva essere trasmessa ereditariamente. A partire da questo importantissimo esperimento, Avery, MacLeod e McCarty, nel 1943, dimostrarono che il materiale genetico in questione era il DNA, anche se la prova definitiva arrivò solo dagli esperimenti di Hershey e Chase del 1953.