1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Fra i 30 Diritti Umani vorrei che si riflettesse sul numero 26, il diritto all’istruzione. I paesi da segnalare perché hanno una popolazione molto numerosa, a cui però non è consentita l’istruzione, sono: l’Afghanistan, con il 46% di bambini che non va a scuola, il Sudan (45%), il Niger (38%) e la Nigeria (34% su una popolazione di oltre 170 milioni di persone). Nei dieci paesi segnalati dall’Unicef i bambini senza istruzione sono 18 milioni su un totale mondiale di 61 milioni.
Come quindi risulta dai dati, molti ragazzi oggi non hanno il diritto di essere istruiti e mi chiedo perché ciò accada ancora.
Consideriamo che il fatto di non saper leggere e scrivere implica che di una persona analfabeta si possa fare tutto ciò che si vuole.
Come può un ragazzo semplicemente raccontare ed esprimere idee e sentimenti se non sa neanche come si legge? Questo a mio parere non solo è ingiusto, ma molto di più. Ognuno di noi può esprimersi per cambiare il mondo, anche se è un ragazzo. Ognuno di noi deve poter dire ciò che pensa riguardo a una legge o a un’idea, e non possono dei poveri bambini crescere senza neanche sapere che cosa è la legge.
Moltissime persone hanno lottato per il diritto all’istruzione e alla cultura, e allora io mi chiedo: se queste persone hanno dato sé stesse per far ciò, perché ci sono ancora luoghi in cui non sono state ascoltate?
Nelson Mandela diceva che “l’istruzione e la formazione sono le armi più potenti per cambiare il mondo”; e allora andiamo avanti, superiamo queste difficoltà, cerchiamo di far sì che tutti al mondo possano dire la propria e possano studiare per dare il loro contributo in diversi settori.
Nel 2012 le Nazioni Unite hanno insistito sul garantire a tutti la scolarizzazione e hanno chiesto ai governi un impegno maggiore: “L’istruzione è un diritto – ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Kii-Moon – ma non è una realtà per troppe bambine e donne. L’istruzione è un messaggio di fiducia e speranza. Dice a un bambino che avrà un futuro, che quello che pensa è importante”.
Alexandro Bianco – classe III B