a cura di Matteo Nicolini – classe II A  – Scuola secondaria di primo grado “G. Alessi” – Il commissario Montalbano se ne sta sdraiato a pensare: guarda l’orologio, vede che è troppo presto per recarsi in commissariato e decide di ingannare il tempo facendo quattro passi. Per strada incontra il suo assistente Bianchi, che gli chiede se ci siano novità ed apprende che è stato commesso un omicidio…. …., proprio del fratello di Bianchi. A questo punto l’assistente conduce Montalbano sul luogo del delitto, la casa della vittima. Il commissario inizia a scrutare la stanza da letto dove è avvenuto il delitto. Trova un coltello pieno di sangue accanto al cadavere, con una profonda ferita alla tempia, nel suo pugno rinviene un piccolo pezzo di stoffa a quadri. Dentro la stanza sente un forte profumo da donna, quindi inizia a sospettare che il colpevole possa essere di sesso femminile. Dopo qualche minuto di ricerca trova anche un capello lungo e scuro, quindi i suoi sospetti si rinforzano. A questo punto inizia ad interrogare tutte le donne more presenti sulla scena del crimine e chiede al signor Bianchi che rapporti avessero queste con la vittima. Le donne sospettate sono tre, ma tutte sembrano essere innocenti; Montalbano, però, sospetta più della giovane nipote della vittima perché, alla morte dello zio, avrebbe acquisito la sua eredità. La nipote sostiene di aver parlato con suo zio nella stanza, di essere poi uscita e andata in camera sua a leggere un libro. A questo punto il commissario, poco convinto della esiguità degli indizi, convoca tutte le persone presenti sul luogo al momento del delitto. Tra tutti la sua attenzione viene colpita dal signor Caputo, amico della vittima, che le aveva fatto visita il giorno precedente. Pur essendo inverno il signor Caputo indossa solo la camicia, tenendo sul braccio la sua giacca a quadri. Montalbano gli chiede se può mostrargli la giacca e nota che ne manca un piccolo pezzo… a bruciapelo gli chiede che motivo abbia avuto per uccidere Bianchi. Caputo nega ma, quando Montalbano tira fuori il pezzetto mancante della giacca, furioso, confessa che doveva una notevole somma di denaro, che non aveva, alla vittima; per questo era nata tra loro una lite che era degenerata, lui aveva estratto un coltello con l’intenzione di minacciarlo ma poi, lottando, alla fine lo aveva colpito a morte.