di Maria Tea Santagiustina e Eva Baker Classe 2^ A . – Quanti di noi avranno sognato di vivere in un mondo da favola, lontano dalle paure e dagli ostacoli? Credo anche che per tutti coloro che lo abbiano fatto non sia stato possibile realizzare questi sogni. Beh, evo confessare che in mezzo a loro ci sono anch’io, e non per questo ci siamo abbattuti, anzi abbiamo lottato ancora di più e lo stesso ha fatto uno degli uomini più amati dai bambini: mi riferisco a Walt Disney. Ecco un breve profilo della sua vita. Walter Elias Disney, nacque a Chicago in America nel 1901, anche se la sua famiglia era di origine francese ed era numerosa, infatti era il quarto di cinque figli. Il suo nome venne scelto in un modo veramente inusuale. Walter era il nome del parroco che lo battezzò, il quale essendo un caro amico di famiglia fu ben felice di sapere che il nuovo arrivato avrebbe avuto il suo nome. Trascorse la sua infanzia in modo spensierato insieme alla sua famiglia, ma già allora aveva in mente il sogno di poter realizzare dei film, perché era questa la più grande passione della sua vita. Passarono gli anni e in breve tempo si arrivò agli anni’20 quando Walter decise di ritornare al suo nido famigliare, negli Stati Uniti, dopo aver trascorso un periodo di lontananza a causa della guerra, che come tragedia umana gli aveva comportato molto dolore nel suo cuore. Cominciò così la sua ricerca frenetica di un impiego fino a tal punto da chiedere un lavoro presso la United Artists Corporation fondata dal grande Charlie Chaplin e da alcuni artisti. Non avendo notizie presto e certe notizie incominciò credere che forse il suo sogno si stava realmente esaudendo. Quando gli venne comunicato che era stato rifiutato, pensò che era giunto il momento di abbandonare i sogni: forse era troppo grande per fare il bambino. La sua passione verso il modo degli artisti però era così grande che non riusciva a consolarsi e quindi continuò a cercare lavoro. Finalmente un giorno trovò un’occupazione presso l’agenzia pubblicitaria Pesman-Rubin Commercial Art Studio, nella quale aveva il compito di seguire il programma settimanale del Newman Theatre, percependo 50 dollari al mese. Quest’impiego gli permise di avere dei contatti con l’animatore e fumettista Ubbe Eert Iwwerks, meglio conosciuto come Ub Iwerks, che lo aiutò nella sua formazione. Grazie a questo suo incontro si concretizzò ciò che aveva in mente fin da bambino e così prese il volo la carriera di un uomo che creava i sogni per gli altri. Un uomo che aveva capito che i sogni in alcuni casi sono la più grande forza di motivazione forse perché sono quelli che, come i veri amici, non ti abbandonano mai.