//TRA DAD E DDI C’E’ DI MEZZO LA SPERANZA

TRA DAD E DDI C’E’ DI MEZZO LA SPERANZA

di | 2021-02-06T20:47:09+01:00 6-2-2021 20:47|Alboscuole|0 Commenti
Coratella Brigida classe 4^D. In un giorno di caldo settembre, finalmente è cominciata la scuola. Ero entusiasta di rivedere i miei compagni di classe e le mie maestre, dopo tantissimo tempo, soprattutto dopo quel periodo che ci ha costretti a rimanere a casa mentre fuori la primavera fioriva. Quell’entusiasmo, però, è durato molto poco, poiché dopo circa una settimana in alcune classi, tra cui la mia, si sono verificati diversi casi Covid e così dalla gioia di ritrovarsi siamo stati assaliti dalla paura di poter essere stati contagiati. Non dimenticherò mai il giorno in cui abbiamo fatto il tampone: l’attesa in fila alla ASL, i dottori con il lungo camice bianco e la loro simpatia per farci vivere quel momento con serenità; non ho visto il loro viso, indossavano cuffiette, visiera e mascherina, ma ricordo bene i loro capelli castani e i loro occhi. Dopo aver fatto il tampone ed essere usciti da quella stanza grigia, a tutti noi bambini, è scesa una piccola lacrimuccia, non per il dolore ma per il fastidioso prurito al naso e forse anche perché ci stavamo lasciando alle spalle quella brutta esperienza che prima di quel momento avevamo visto, solo, in televisione. Dopo un lungo periodo trascorso tra l’attesa degli esiti dei tamponi e la quarantena, finalmente, ci è stato comunicato che potevamo rientrare a scuola. Io ero a dir poco felice! Era quasi fine ottobre e i casi Covid aumentavano, di nuovo, sempre di più e così ci è stato detto che sarebbe stato meglio svolgere le lezioni da casa. Ancora una volta, la Dad!  Mi sembrava, di nuovo, di rivivere quel brutto periodo del lockdown: le videolezioni, la nostalgia della mia classe, dei miei compagni e delle mie insegnanti, per non parlare di giorni in cui la connessione non era buona. Intanto oltre ai giorni, sono passate le settimane e i mesi, sino ad arrivare a metà gennaio. In tutto questo tempo non ho mai perso la speranza che un giorno saremmo ritornati a scuola e avremmo rivissuto la nostra quotidianità e infatti in seguito alla possibilità di scegliere se rimanere a casa o rientrare a scuola con tutte le regole di sicurezza che il protocollo Covid prevede, la mia mamma ha deciso di farmi tornare a scuola. Certo non ho ritrovato tutti i compagni perché alcuni hanno deciso di continuare con la didattica a distanza e ho imparato un nuovo termine: didattica digitale integrata, ma nonostante tutto ero di nuovo felicissima di tornare nella mia classe al mio solito banco. Finalmente, ero di nuovo libera di volare, proprio come un uccellino che viene liberato dalla sua gabbia. In questi giorni molto tristi e così strani ho capito l’importanza di cose che prima davo per scontato, come l’andare a scuola. Purtroppo la pandemia non è finita, ci sono ancora le mascherine che nascondono i nostri visi, c’è la distanza da osservare, ma nonostante tutto, ho la speranza che tutto questo un giorno finirà e torneremo a sentire l’aria sui nostri volti e a prenderci, di nuovo, per mano.