Di Giulia Pia Addati – classe II, sez. D
Dal Giugno 2019 e per diversi mesi successivi, si è protratto in Australia quello che può definirsi uno dei più gravi incendi mai visti sulla faccia della terra. Un incendio devastante che impedisce ancora oggi alla flora e alla fauna, che prima popolava il territorio, di ricrearsi. Gli stati più colpiti sono stati Victoria e nuovo Galles del sud. L’incendio scoppiato nel giugno del 2019 non ha dato pace all’Australia fino al marzo del 2020 lasciandosi alle spalle all’incirca 16800000 alberi bruciati, 5900 edifici distrutti e 33 morti. Cosa ha generato lo scoppio di un tale incendio? La
polizia ha arrestato 183 persone, responsabili del disastro, tra cui 40 minorenni. Tutto il mondo è stato partecipe e collaborativo durante la tragedia, sono stati riservati oltre 3000 servizi militari da parte di tutto il mondo e da dedicare all’incendio. Molte sono le specie animali presenti in quei territori che ne hanno pagato le conseguenze, tra le specie la più colpita è stata quella dei koala, la percentuale di koala nel mondo è scesa vertiginosamente e si spera in una ripresa dei pochi koala sopravvissuti, altrimenti con disastrose conseguenze i koala si estingueranno e così come loro anche moltissime altre specie. Tuttavia l’incendio è stato meno grave rispetto all’incendio scoppiato nell’anno 1974, che si è rivelato ancora più tragico e devastante di quest’ultimo. Nel 2 marzo 2020 i vigili del fuoco, tramite comunicazione hanno rivelato la sfida conclusa, il mondo però ancora ricorda con terrore e tristezza l’incendio.