Maria Tudor, oggi nota come Maria la Sanguinaria, nasce nel Palazzo di Placentia, a Greenwich. È l’unica figlia del re d’Inghilterra Enrico VIII Tudor e della sua regina consorte, la spagnola Caterina d’Aragona, figlia di Isabella d’Aragona e Ferdinando di Castiglia e sorella di Giovanna La Pazza; fu quinta e penultima monarca della dinastia Tudor, ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo lo scisma del padre, politica in campo religioso abbandonata da Elisabetta I, che le succedette alla sua morte.
La coppia Enrico VIII e Caterina ha affrontato diversi aborti e figli nati morti, ma la piccola principessa riesce a superare l’infanzia. Non avendo altri figli legittimi, Enrico VIII fa di Maria la sua erede. La piccola viene perfino mandata al castello di Ludlow per imparare i rudimenti del governo, compito a cui viene solitamente chiamato ogni futuro sovrano.
A soli due anni, la bambina viene promessa in sposa al principe Francis, primogenito del re di Francia Francesco I. Il contratto, tuttavia, viene annullato tre anni dopo. Nel 1522, Maria viene quindi promessa a suo cugino, Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero. Anche questo accordo verrà poi infranto. Nonostante Enrico VIII provi del sincero affetto per la figlia, non riesce a non rammaricarsi per la mancanza di un erede maschio. E quando il re incontra l’affascinante Anna Bolena, dama di ritorno da un’educazione alla corte di Francesco I, la situazione precipita. Anna non è come le tante amanti del re: non si concederà tanto facilmente, a meno che non possa ricevere in cambio qualcosa che nessuna prima di lei ha mai ottenuto. E, dietro la promessa di poter avere finalmente un figlio, il re è disposto a tutto. Caterina d’Aragona, madre di Maria, non può più avere figli. Anna, più giovane, ha invece maggiori possibilità. Enrico VIII quindi, prende una decisione: far dichiarare il proprio matrimonio con Caterina invalido e sposare Anna. Il pretesto è quello delle precedenti nozze di Caterina con il fratello defunto del re, il principe Arthur. Secondo le leggi della Chiesa, infatti, una donna non può sposare il fratello di un uomo con cui ha avuto rapporti sessuali. Ma Caterina non cede: proprio come affermò dopo il suo primo matrimonio, torna a ribadire che è giunta nel letto di Enrico VIII vergine. Ha inizio un lungo processo con la Chiesa, finché il re, indispettito, decide di creare una propria chiesa, di cui si auto-nomina capo supremo.
Nel gennaio del 1533 sposa in segreto Anna Bolena, dopo aver allontanato Caterina dalla corte. Anche Maria è lontana e non le è permesso di vedere l’amata madre.
Il 7 settembre 1533, Anna Bolena partorisce. Ma è una bambina, si chiama Elisabetta. Tuttavia, la figlia di Anna è la nuova erede al trono, finché non avrà un fratello. E Maria, privata del titolo di principessa, è una semplice figlia bastarda. Viene costretta a inchinarsi alla neonata sorellastra e viene schiaffeggiata ogni volta che afferma di essere lei la principessa e suo padre non la vuole vedere.
Nemmeno Anna riuscirà a dare il figlio maschio che Enrico VIII desidera così ardentemente e, grazie a una serie di accuse, la nuova regina finirà sul patibolo, il 19 maggio 1336.Da questo periodo in poi, Maria – e anche la sorellastra Elisabetta – gode solo del titolo di Lady, figlia del re. La terza moglie di suo padre, Jane Seymour, gli darà finalmente il tanto desiderato figlio maschio, Edoardo. Alla morte di Enrico VIII, il figlio Edward, a soli nove anni, gli succede al trono. Per Maria, la situazione diventa più complicata in seguito infatti alla separazione dalla Chiesa di Roma voluta da Enrico VIII, l’Inghilterra si è popolata di un gran numero di protestanti. Maria è cresciuta secondo il tradizionale cattolicesimo, a cui è disperatamente devota, Edward, invece, è protestante e la sua politica si orienta sempre più in questa direzione, discriminando e perseguitando i cattolici come Maria. Ma, a quindici anni, Edward muore. Per evitare che Maria salga al trono, una congiura di corte dà la corona a una cugina del defunto re, Jane Grey. Ma il popolo e il resto della nobiltà non dimentica i diritti di Maria, sebbene il suo fervente cattolicesimo possa essere un problema. E, dopo pochi giorni, Jane viene deposta in favore della legittima sovrana: Maria, la prima regina d’Inghilterra a regnare autonomamente.
Nel luglio 1553, la primogenita di Enrico VIII diventa Maria I Tudor. Una regina minuta, ma determinata a essere una buona sovrana. Condanna chi aveva tentato di impedirle l’ascesa al trono, restaura i rapporti con la Chiesa di Roma e ha il sopravvento sui ribelli guidati dal giovane Thomas Wyatt, i quali vorrebbero incoronare la sorellastra Elisabetta.
Per garantire la continuità della dinastia Tudor, Maria sposa il figlio di suo cugino Carlo V, Filippo, di undici anni più giovane di lei. Le intenzioni di sposare il figlio del cattolicissimo Carlo V suscitarono le ire dei protestanti del Regno (che mal tolleravano un sovrano straniero e per di più cattolico) e la reazione francese, la quale temeva che la rinnovata alleanza anglo-spagnola potesse svilire il suo piano di predominio. Diffusa dai francesi la voce che Filippo intendesse portare un esercito spagnolo per controllare direttamente l’Inghilterra, i protestanti elaborarono piani insurrezionali. Il primo focolaio di rivolta si accese nel Kent, all’inizio del 1554: 3.000 uomini marciarono verso Londra, che venne assediata. Maria si rifugiò con i cittadini nel municipio e fece sbarrare le porte della città. La regina non fu assolutamente clemente, dopo che le truppe ribelli furono battute a Kingston dalle truppe reali
Maria si infatua subito del marito, il quale invece la sposa solo per indossare la corona d’Inghilterra. Nel settembre del 1554, la regina pensa addirittura di essere incinta, ipotesi confermata anche dai dottori di corte. Ma passano più di nove mesi e, sebbene la sovrana abbia il ventre gonfio, nessun bambino nasce. Filippo alla fine torna in Spagna, con il desiderio di stare lontano dalla moglie.
Natascia Carol di Rodi- Ludovica Mele 2°H