//A Proposito di bullismo

A Proposito di bullismo

di | 2021-01-15T10:43:10+01:00 15-1-2021 10:43|Alboscuole|0 Commenti
Di Alessandra Di Niccolo – classi II sez. D   Il bullismo è una forma di violenza intenzionale e sistematica diffusa tra bambini, ragazzi e adolescenti soprattutto nelle scuole e viene causato dal bullo che può colpire psicologicamente o fisicamente la vittima. Il bullo è colui che, attraverso parole o contatto fisico, fa del male a qualcuno più debole o non in grado di difendersi in modo continuo. I motivi possono essere tanti: credere in una religione diversa, il colore della pelle diverso, la timidezza e molti altri. Il bullo, secondo me, per arrivare a compiere questi atti di violenza, può aver avuto un’infanzia difficile o è abituato alla violenza e a non rispettare le regole e scarica tutta la rabbia ricevuta sugli altri senza rendersi conto di cosa può succedere o semplicemente vuole mettersi al centro dell’attenzione sminuendo gli altri, prendendoli in giro e raccontando le loro insicurezze a tutti. La vittima, invece, è colui che viene preso in giro e solitamente tende a essere un ragazzo chiuso, timido e insicuro di sé. Questi ragazzi, purtroppo, sono costretti a vivere nella paura, si sentono spesso colpevoli e non si accettano. Il bullismo è un problema serio e molto importante da sconfiggere perché, anche se non ce ne accorgiamo, si diffonde sempre di più nel mondo. In questo periodo, inoltre, è molto più diffuso il cyberbullismo, una forma di violenza applicata attraverso apparecchi tecnologici. Molte volte nel web si vedono foto di ragazzi o ragazze presi in giro per il loro aspetto fisico, video modificati e pubblicati per mettere la vittima in ridicolo senza sapere il dolore e la vergogna che può provare la vittima in quel momento. Secondo me, questa è una azione di pura cattiveria e ogni volta che vedo questi post penso sempre a come si sentirebbero i bulli se fossero loro le vittime. Il bullo sa che sta facendo del male e quindi dovrebbe smettere di ignorare questa sofferenza mettendosi nei panni della vittima. Secondo me, la vittima deve sempre parlare con il proprio genitore o anche con il proprio insegnante e raccontare cosa sta accadendo così da poter prendere provvedimenti. Certo, potrà essere difficile raccontare tutto per vergogna o per paura che gli adulti potrebbero non crederci, ma bisogna insistere. La vittima, inoltre, per combattere il bullo, può cercare di ignorarlo diventando sicuro di sé, imparando a rispondergli per le rime in modo da smontare l’efficacia della provocazione subita, assumendo, quindi, un atteggiamento vincente e migliorando la sua autostima. Soltanto così riuscirà a resistere e a difendersi dagli attacchi del bullo. E noi compagni non dobbiamo essere spettatori ma dobbiamo fare gruppo per poter insieme combattere il bullismo supportando la vittima che non si sentirà più sola e aiutando il bullo a cambiare il proprio comportamento. La domanda che mi pongo è: si riuscirà mai a sconfiggere il bullismo?   Di Niccolo Alessandra 2^D