Di Dalia Bisceglie – classe I sez. G
C’erano una volta, il cattivo regno di Virulandia abitato da germi cattivi e crudeli e quello di Terrilandia abitato da esseri umani che si volevano bene.
Virulandia era un regno molto piccolo quasi invisibile. Terrilandia invece era un regno molto grande.
A Virulandia esisteva una scuola per piccoli germi e un giorno il re disse: “Chi di voi riuscirà a sconfiggere l’esercito di Terrilandia sarà nominato nuovo re”. Allora tutti i germi si misero all’opera. Molti partirono per Terrilandia ma furono sconfitti dai soldati.
Altri germi che partirono dopo un duro addestramento, tornarono feriti.
Solo un germe non partì, rimase nel suo regno.
Lui era molto intelligente e nella sua casa aveva un laboratorio in cui faceva esperimenti. Provò a fare molti esperimenti ma nessuno fu efficace.
Un giorno un diavoletto rosso gli comparve e disse: “Ti posso dare qualcosa di magico per sconfiggere il regno di Terrilandia a patto che tu diventi mio servo”. Il germe accettò il compromesso. Il diavoletto gli diede uno scudo magico con tante spine di ferro e da quel momento chiamò il piccolo germe Coronavirus.
Coronavirus partì per Terrilandia. I soldati non riuscivano a sconfiggerlo perché appena si avvicinava essi si ammalavano: c’era chi aveva febbre alta, chi non respirava, chi moriva. Il regno di Terrilandia in poco tempo fu nel caos. Coronavirus aveva quasi contagiato tutti. Milioni di abitanti morivano, molti erano in quarantena, le ambulanze non bastavano, i medici e gli infermieri erano esausti perché lavoravano H24.
Dopo quasi un anno, alcuni scienziati decisero di andare dal Vecchio Saggio che aveva più di 500 anni e viveva sopra la cima di un’alta montagna.
Camminarono per molti giorni. Incontrarono molti ostacoli tra cui la neve e il freddo. Lottarono contro un orso polare, poi finalmente arrivarono sopra la cima della montagna. Il Vecchio saggio li vide e chiese: “Cosa volete? Che fate qui?” Gli scienziati molto spaventati gli dissero: “Ti prego aiutaci! A Terrilandia stiamo morendo, stiamo tutti male. I medici non riescono a trovare un vaccino contro questo virus”.
Il Vecchio Saggio rispose: “Se volete salvare Terrilandia dovete fare un sacrificio enorme. Tornate a casa e dite a tutti di chiudersi in casa. Niente uscite al parco, niente scuola, niente feste, niente gelati…nel frattempo io cercherò di preparare un antidoto”.
Gli scienziati tornarono indietro e avvisarono tutti di stare a casa e di non uscire. Molti credettero a questi scienziati, altri li presero in giro, i bambini invece piansero, perché non potevano andare a scuola e al parco.
Il re di Terrilandia emanò leggi molto severe. Tutti dovevano stare in casa, si poteva uscire solo per fare la spesa e con la mascherina. Arrivò la festa del Natale. Tutti erano molto tristi perché ognuno doveva stare in casa, da soli con la propria famiglia. Non si poteva uscire e riunirsi.
Il Vecchio Saggio vide dalla sua sfera magica come si stavano comportando gli abitanti di Terrilandia e vide che molti stavano rispettando le sue indicazioni, soprattutto i bambini. Si commosse e mandò un temporale forte e un vento impetuoso. Il vento trasportava una polvere magica che coprì Terrilandia e Virulandia per quaranta giorni. Coronavirus fu sconfitto finalmente e tutto tornò alla normalità.
Così vissero tutti felici e contenti.