Di Gaia di Bari – classe II sez. E
La trasmissione: “IL COLLEGIO” è molto divertente, mi è capitato di seguirla spesso.
Tratta di storie di ragazzi (che non si conoscono) e che trascorrono 1 mese in un collegio, ripercorrendo il percorso di studi (ultimo anno) della scuola secondaria di 1° grado, però ambientato in un’altra epoca.
A me piace guardarla, perché è sia divertente, che istruttiva e fa luce su una serie di comportamenti abbastanza severi che probabilmente gli insegnanti di un tempo avevano nei confronti degli alunni. Innanzitutto dobbiamo dire che, nel collegio vigono regole molto severe, tra le quali: il taglio dei capelli in base, ovviamente, alla lunghezza e allo stile in voga nel periodo in cui la trasmissione è ambientata.
Il cibo sembra molto disgustoso,solo a volte semplicemente passabile come nel caso dei Sofficini.
In classe, se si commette qualcosa contro le regole si viene chiamati dal preside, per discutere delle opportune decisioni da prendere a riguardo; e spesso si tratta di punizioni.
E’ tuttavia “divertente” quando i ragazzi fanno degli scherzi (anche se a volte esagerano un po’) a tutti soprattutto ai professori.
In realtà, il rapporto tra i professori e gli alunni è diverso da alunno ad alunno. Alcuni alunni tuttavia si comportano in modo davvero irrispettoso e maleducato, nascondendo con questo atteggiamento delle grandi fragilità.
Alcuni professori a volte assumono dei comportamenti passati di moda, e mi fanno sorridere come nel caso della professoressa Petolicchio.
I professori secondo me: sono giusti con tutti come lo è anche il preside, perché in un vero collegio ci sono: regole, orari e soprattutto punizioni.
Io questo programma lo reputo anche istruttivo, perché ti fa capire le buone maniere, ma soprattutto ti da delle lezioni di vita, su come comportarsi.
Ogni volta che i ragazzi vengono interrogati o vanno in gita o parlano tra di loro, insomma, in qualsiasi momento in cui loro sono insieme uniti, beh io vorrei essere lì insieme a loro.
Io vorrei tanto avere ed essere in un gruppo in cui potermi confrontare, divertire a fare scherzi, ma non andrei oltre certi limiti perché non è nel mio carattere. Mi piacerebbe tanto dormire tutti in gruppo in una camerata, per raccontarci di tutto fino a tardi in quanto sono figlia unica e non ho mai fatto questa esperienza.
Ma non si sa cosa la vita vorrà riservarmi in futuro.