di Raffaele Vallone. – Poco prima delle ore 08:00 di oggi 27 dicembre 2020 si è avviata la campagna di vaccinazione anti Covid-19 presso l’ospedale Spallanzani di Roma dando così inizio al “Vaccine Day” scelto come giornata in Italia e in Europa per la lotta al Coronavirus. Tra i primi a ricevere il vaccino è stata la virologa Maria Rosaria Capobianchi che ha dichiarato di essere una dei privilegiati in Italia e di sentirsi molto bene. Ha aggiunto anche che bisogna continuare a non abbassare la guardia contro il virus che purtroppo ancora circola. Il vaccino è un traguardo molto importante per la scienza che in meno di un anno è riuscita a produrlo e che tale opportunità viene offerta dai ricercatori virologi e che si deve essere loro molto grati perché anche se in tempi molto brevi sono riusciti a dare una risposta all’aggressività pandemica verso la quale non si devono nutrire dubbi o preoccupazioni sull’efficacia. Le quasi 10.00 dosi del vaccino prodotto dalla Pfizer-Biontech in Belgio sono arrivate in Italia il 26 dicembre che sono state prelevate dall’Esercito che provvederà a distribuirle in tutte le Regioni in ottemperanza al Piano Vaccini che ha stabilito ben 300 siti di somministrazione distribuiti e individuati in tutto il territorio nazionale dalla Struttura Commissariale. Dal 28 dicembre arriveranno 470 mila dosi alla settimana per continuare la vaccinazione in tutto il Paese. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha pubblicato un suo post su twitter: “ Oggi l’Italia si sveglia in una data che ci rimarrà sempre impressa. Partiamo con la vaccinazione degli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus”. La speranza è forte che con questo vaccino si possa contrastare il diffondersi della pandemia che ha mietuto e che ancora continua a fare molte vittime. Il vaccino ci da forza per andare avanti e intravedere la luce in fondo al tunnel. Esso è giunto alla fine di un anno terribile come un regalo della Scienza che è stato posto sotto l’albero di Natale di ognuno di noi ma anche dopo la nascita di Nostro Signore.