//La storia di Iqbal Masih che ha liberato i bambini schiavi

La storia di Iqbal Masih che ha liberato i bambini schiavi

di | 2018-05-31T15:00:27+02:00 31-5-2018 14:05|Alboscuole|0 Commenti
della CLASSE IV C (plesso Don Milani) – Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per affrontare questa tematica abbiamo letto in classe la storia di IQBAL Masih. Abbiamo anche visto un un video tratto dal libro dal tirolo: “IQBAL, bambini senza paura”. Si tratta di un film che l’UNESCO consiglia a tutti i bambini. Iqbal era nato nel 1983 in Pakistan e a soli quattro anni suo padre fu costretto a venderlo come schiavo a un fabbricante di tappeti per risarcire un debito di 12 dollari. Incatenato al telaio dalla mattina alla sera, per almeno 12 ore al giorno, lavorava insieme a tanti altri bambini schiavi. Il rumore dei telai era assordante e a sera le mani sanguinavano a causa dei fili taglienti. Iqbal era molto bravo, i suoi tappeti erano particolarmente belli; il suo disegno preferito era la fenice: un uccello che non muore mai, rinasce dalle sue ceneri. Infatti il tappeto più bello che aveva prodotto raffigurava appunto la fenice e fu venduto a Guzman. I soldi servivano per comprare le medicine a suo fratelllo malato. Un giorno riuscì a scappare dalla fabbrica-prigione, ma poco dopo vi fu ricondotto. Finchè riuscì a scappare definitivamente, ma non si dimenticò dei suoi amici. Incontrò i rappresentanti del Fronte di Liberazione e cominciò a lottare per i diritti dei bambini. L’anno dopo partecipò ad una campagna per ostacolare la vendita dei tappeti pakistani prodotti dai bambini e nello stesso anno fu premiato per il suo attivismo. Decine e decine di fabbriche furono chiuse e migliaia di bambini furono salvati. Iqbal diventa, in tutto il mondo, il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Sembra una storia triste, ma narra un fatto vero. Ostacolato da molti, non riuscirono più a fermarlo. Oggi avrebbe avuto poco più di trenta anni, ma fu barbaramente ucciso dai commercianti di tappeti nel 1995, a soli12 anni. Iqbal e i suoi amici non hanno mai avuto neanche l’idea del Natale… luci, colori, regali, dolci, ecc… non sono mai appartenuti alla loro infanzia. Tra i suoi progetti: costruire una scuola. Ripeteva spesso: DOVETE DARCI LE CHIAVI DEL MONDO, RIDARCI IL FUTURO! (Iqbal Masih) La parola “schiavitù” l’abbiamo incontrata già al tempo dei Babilonesi. Gli schiavi, erano coloro che, non avendo potuto pagare il debito contratto, lavoravano per il padrone. Essi occupavano il piano più basso della ziggurat. Possibile che a distanza di secoli questo fenomeno esista ancora? Cercando informazioni abbiamo letto che la schiavitù è presente… addirittura in Italia. Molti ragazzini invece di andare a scuola svolgono i lavori più umili e duri, ad esempio presso autolavaggi, cantieri edilizi o nelle piccole imprese. Bisogna fare ancora tanto per i minori! Classe IV C plesso Don Milani