Mannaggia al Covid! Ci risiamo, siamo di nuovo chiusi in casa per questo virus, ma almeno ora siamo più preparati rispetto al primo lockdown, siamo già esperti a riguardo e abbiamo un’idea delle possibili attività a cui dedicarsi in casa.
C’è chi ha già deciso che il tempo libero dalle videolezioni lo passerà recuperando un’interminabile lista di serie tv e film, ma, ragazzi, passiamo già abbastanza ore davanti allo schermo per le lezioni, quindi ogni tanto sarebbe anche un bene staccare… e, badate bene, ve lo diciamo nonostante il nostro amore per il cinema.
Quindi perché non leggere un bel libro ogni tanto? Un buon libro non ha mai ucciso nessuno, anzi! Fa solo che bene a anima e corpo…Seriamente, frasi filosofiche a parte, si impara sempre qualcosa e, staccando dagli schermi, riposiamo un po’ anche i nostri poveri occhietti.
Non avete la minima idea di che libro leggere? Siamo qui apposta per consigliarvi, quindi non avete più scuse.
Il libro a cui abbiamo pensato è ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’, di Giacomo Mazzariol, e ora ve lo presentiamo.
Il libro è stato pubblicato il 26 aprile 2016 da Einaudi e, come avrete già intuito, la lingua originale in cui è stato scritto è l’italiano, quindi anche i vostri professori di lingua italiana saranno contenti se voleste leggerlo, visto che mooolto spesso sono poco propensi a consigliare libri di autori stranieri (professori che leggete non prendetela come una critica, sappiamo benissimo le motivazioni e avete ragione).
Diciamo giusto due parole sull’autore e su come è nato questo libro.
Giacomo Mazzariol è nato nel 1997 a Castelfranco Veneto e nel 2015 ha caricato un video su Youtube, The Simple Interview, il cui protagonista è suo fratello Giovanni, che, da come si legge nel sottotitolo del libro, è affetto dalla sindrome di Down.
Il video ha riscontrato un grande successo portando Giacomo ha pubblicare ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’, da cui nel 2019 è stato tratto un film con il medesimo titolo.
Una curiosità: Mazzariol ha contribuito alla stesura della sceneggiatura di ‘Baby’, famosa serie tv distribuita nel 2018 da Netflix.
Vi riportiamo la trama scritta dall’autore in seconda di copertina.
Insomma, è la storia di Giovanni, questa.
Giovanni che ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barbone e scappa via; che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: ‘’Mi sono sposato’’. Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche.
Giovanni è mio fratello. E questa è anche la mia storia. Io di anni ne ho diciannove, mi chiamo Giacomo.
Abbiamo letto questo libro e, come la maggior parte degli altri lettori, lo abbiamo trovato molto interessante, profondo e commovente. L’autore descrive come vede e vive la condizione del fratello e, la sua storia raccontata senza filtri, aiuta le persone ad accettare con più serenità questa sindrome molto invasiva che potrebbe avere qualcuno a noi caro.
Qualche lettore ha definito questo scritto noioso, ma non fatevi spaventare da qualche recensione negativa. Nel libro vengono raccontati alcuni episodi molto esilaranti e, tutto sommato, viene esposta una tematica molto delicata per certi versi in maniera divertente. Vengono descritti i sentimenti che Giacomo prova e ciò porta il lettore a capire la difficoltà di un ragazzo ad accettare e soprattutto affrontare le cattiverie espresse sulla diversità che, in questo caso, colpisce il fratellino dell’autore.
Per concludere vi riportiamo una piccola citazione, tratta da un episodio interessante, in cui si dice “La musica stava facendo quello che sa fare meglio: eliminare le differenze.”
Questa frase ci ha colpito molto perché è vero, la musica unisce tutti e cancella le differenze, cosa molto importante. Dovremmo imparare a cancellare le differenze in qualsiasi momento, non solo con la musica.