//Rimembranze del passato con Gerardo Vittoria

Rimembranze del passato con Gerardo Vittoria

di | 2018-05-30T11:56:29+02:00 29-5-2018 19:32|Alboscuole|0 Commenti
di STEFANIA COMO – “Alla salute compare Vincenzo”, disse. “Alla salute comara Luisetta”, rispose. Amore per il proprio paese e per la propria gente è quello che, lo scrittore Gerardo Vittoria, ci è venuto a raccontare in una giornata autunnale. L’occasione è stata offerta dalla maestra Franca Rita Di Fiore, referente per le attività della biblioteca scolastica, che ha curato il progetto: “Incontro con l’autore”. Gerardo Vittoria, nato nel 1942 a Palena, ha vissuto duri anni nel paese dove però è riuscito a cogliere echi e sensazioni legati ad esperienze individuali. Egli infatti, ci ha narrato, attraverso dialoghi e conversazioni a cui lui stesso ha assistito da piccolo, la mentalità, ma soprattutto, le tradizioni ed i costumi. Sono state vere e proprie “Rimembranze del passato” che ci hanno indotto a confrontare il nostro stile di vita, con le esperienze e ed i valori dei nostri nonni. Gerardo Vittoria ha racchiuso tutto questo, all’interno di un libro: “Aia Falchetta” che racconta accuratamente tutto quello che è avvenuto a Palena, precisamente, in una contrada: “L’Aia Falchetta” . Qui Gerardo ci accompagna, attraverso il suo libro, a conoscere la sua infanzia, tutte le persone che vi vivevano, i giovani,le donne… Infatti, l’Aia Falchetta,era allora un quartiere molto popolato, le famiglie erano numerose e le donne erano le regine della casa.La comparazione con l’attualità è inevitabile: all’Aia Falchetta oggi vivono poche persone, le famiglie hanno perso la dimensione patriarcale e le donne lavorano anche fuori casa. Ma ciò che mi ha fatto riflettere maggiormente è una considerazione di Gerardo Vittoria. Egli ha narrato come nel passato, il centro della casa, fosse il focolare intorno a cui la famiglia si stringeva per dialogare, mentre oggi domina la Tv, sempre accesa, fonte di rumore che copre il silenzio e l’assenza di comunicazione. Inoltre l’autore inserisce, all’interno di 198 pagine, storie di vita quotidiana, di realtà, di atmosfere che coinvolgono il lettore, il quale non si sente mai escluso dalla narrazione. Circola nelle pagine di questo sensibile scrittore una pulita grazia e i suoi racconti rivelano un mondo ormai lontano ed occasione di profonde riflessioni umane. Dobbiamo a Gerardo Vittoria, infatti, la possibilità di averci fatto scoprire e conoscere meglio quello spicchio di realtà, che viveva la nostra Palena…Egli ha spiegato anche l’economia del luogo :…”Molto sviluppato era il commercio del legname” scrive , confrontando il passato con il presente e illustrando la crisi delle attività commerciali e l’emigrazione dei nostri giorni. Una notizia che mi ha sorpresa riguarda le relazioni tra ragazzi e ragazze. Gerardo ha raccontato che le donne venivano cortegiate durante le feste….”Le ragazze dell’Aia Falchetta erano solitamente ambite come spose, per la loro bellezza e serietà e per le ben note virtù di donne di casa”. Poi ha arricchito il racconto su come si svolgessero le feste con la “musica dal vivo” delle fisarmoniche e chitarre perchè ben pochi possedevano una radio o un giradischi. Oggi, invece, tutto è mutato: la tecnologia ha invaso le nostre case e ognuno può scaricare i propri brani preferiti dalla rete. L’incontro si è concluso con un fragoroso applauso: noi alunni ci siamo sentiti coinvolti e, come diceva Peppe Secacorre, nei suoi brevi ritorni all’Aia Falchetta:”Il navigante torna al suo porto, l’uccello al suo nido, e molti uomini tornano o tentano di tornare alla loro terra d’origine”….