di GIADA LAURETI – Il Castello di Santa Caterina di Favignana diventerà un museo d’arte contemporanea a cielo aperto, incastonato tra il mare e le rocce. L’idea si intitola “Art Prison ” e nella sua prima fase prevede un concorso internazionale per architetti, designer e creativi, per il recupero della Fortezza presente sull’isola siciliana.
Secondo l’interpretazione divulgata dalla storiografia locale si vorrebbe che il castello o forte di Santa Caterina sorgesse nel luogo dove preesisteva una torre di avvistamento, costruita dai Saraceni durante la loro dominazione (a. 810),
Successivamente il castello di S. Caterina fu dato in concessione a Palmerio Abate, che i regnanti svevi avevano nominato governatore del castello di Favignana.
Sotto la dominazione aragonese, il signore di Favignana Andrea Riccio fece ricostruire, sul finire del 1400, i due castelli di S. Caterina e di S. Giacomo, pressappoco nella forma attuale e munì di fortificazioni l’isola.
Il castello di S. Caterina fu eretto in pietra calcarea locale a forma rettangolare con sporgenze simmetriche ai quattro angoli.
Nel piano superiore del castello vi erano una serie di stanze a volta basse e ormai in macerie che dovevano appartenere agli ufficiali e ai soldati. Vi era anche una cappella intitolata a S. Caterina dove il prete officiava la messa per i detenuti.
Si può, quindi, presumere che il nome di S. Caterina derivi dalla chiesetta o cappella di cui i Normanni munirono il castello omonimo.
Oggi è solo intuibile la traccia archeologica dell’impronta saracena o normanna nel castello e nelle fortezze-castello delle Egadi. Il ponte levatoio del castello di S. Caterina oggi è sostituito da un corridoio. Lo stemma riferibile alla casata aragonese è ancora in sito, ma ormai quasi illeggibile; sotto lo stemma era posta una piccola lapide con un’iscrizione in spagnolo non più presente. Fortunatamente un’altra iscrizione, già citata, corrosa dal tempo e sita nel muro rientrante dell’angolo sinistro, di fronte alla scala che immette nel corridoio pensile d’ingresso al castello, è ancora al suo posto e con essa il tempo è stato più clemente.
La promozione dell’iniziativa è del Comune di Favignana in collaborazione con YAC – Young Architects Competitions e l’Agenzia del Demanio.
Il concorso si chiuderà con l’assegnazione di un montepremi di ventimila euro per il vincitore che sarà assegnato da una giuria di fama internazionale
L’appello degli organizzatori di Art Prison è un chiaro invito al tentativo di creare un rapporto magico tra progetto d’arte e paesaggio, passando dalla valorizzazione del Castello di Santa Caterina che campeggia sulle rocce della splendida isola siciliana
Finalmente uno dei desideri di noi isolani si sta per avverare, perché veramente vedere ogni giorno che passa questa bellezza rovinarsi e sparire con il tempo, a noi favignanesi piange il cuore.