di Raffaele Vallone. – A Venezia il 10 luglio 2020 il traguardo dell’innalzamento, basato sul Principio di Archimede, di tutte le 78 paratoie mobili del Mose, acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico, è stato raggiunto alle ore 12:25 dopo 97 minuti, ma al termine di tutti i lavori ce ne vorranno soltanto 30. La grande opera di ingegneria civile di 1.6 Km progettata e costruita per “salvare la città dall’aqua granda e separare la Laguna dal Mar Adriatico” è costata più di cinque di miliardi, che ha visto il susseguirsi di scandali, che è stata ed è ancora oggi al centro di proteste delle associazioni Comitato No Grandi Navi-Laguna Bene Comune e AmbienteVenezia finalmente, in questa storica giornata, è oggetto di verifica del suo funzionamento. Il test è stato effettuato dalla ‘Control Room’ sull’isola artificiale del Lido ed è stato avviato personalmente dal Premier Giuseppe Conte che nel suo breve antecedente discorso aveva affermato: ‘non siamo qui per fare passerelle, ma per concentrarci su quest’opera che deve essere completata entro il prossimo autunno-inverno’ – ‘E’ giusto che si abbia una visione articolata e dialettica però oggi dico a tutti i cittadini che ora stanno protestando e a tutti i cittadini che hanno grandi perplessità su quest’opera, dobbiamo augurarci tutti che funzioni. – Noi non abbiamo progettato quest’opera, siamo arrivati all’ultimo miglio. – Una politica responsabile di fronte all’ultimo miglio, di fronte ai più di cinque miliardi che sono stati spesi per quest’opera si assume le proprie responsabilità e decide che con un ulteriore sforzo finanziario quell’opera si completi e ci si augura che funzioni’. Ha aggiunto anche che ‘si sono anticipati i tempi in quanto se il funzionamento risponderà alle nostre aspettative il prossimo autunno e inverno avremo quello che avevamo promesso lo scorso 12 novembre quando la Città venne devastata e il tessuto sociale messo in ginocchio dai 187 cm di acqua alta, ovviamente dopo che saranno verificate tutte le prove previste e i relativi collaudi e le opere connesse che quindi la vedranno completata nel dicembre del 2021’. Durante questa prova di verifica sullo stato di avanzamento dei lavori e del corretto funzionamento di tutto il sistema dell’innalzamento delle paratoie mobili, che sono collocate sul fondo marino lagunare delle ‘bocche di porto’ da nord a sud: Lido-Treporti, Lido-San Nicolò, Malamocco e Chioggia, erano anche presenti, oltre al Premier, la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, la Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, un’ampia delegazione di Sottosegretari, e le autorità locali: il Governatore del Veneto Luca Zaia, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e la Commissaria Elisabetta Spitz. Il Premier ha inoltre sottolineato che, a pochissimi giorni dal Decreto Semplificazioni, che ‘si è lavorato molto per creare tutte le premesse per far giungere a Venezia i cospicui finanziamenti e per creare una struttura collegiale alla quale prenderanno parte le autorità che hanno il titolo comprese quelle locali che parteciperanno alla gestione’. Il Presidente del Consiglio ha concluso il proprio intervento affermando che:‘un doveroso ringraziamento va a tutte le donne, gli uomini, le maestranze, le squadre di operai, i tecnici, gli ingegneri, gli informatici, gli architetti che hanno lavorato nonostante l’emergenza che hanno così consentito di preparare questo test per mettere in sicurezza la vita qui a Venezia e la città di Venezia. Si deve quindi continuare a lavorare per prevenire i fenomeni avversi, per mettere in sicurezza tutto il Paese, per contrastare il dissesto idrogeologico. La sicurezza e la bellezza del Paese sono due valori fondamentali che la mano pubblica e l’intervento pubblico deve fare di tutto per tutelare, tanto più in luoghi come questo, – ‘Venezia’ – così ricchi di tradizione storica e culturale e preservare dall’acqua questa meraviglia di Città’. _