//RELAZIONE DI UN’INTERVISTA di Aurora Ballauri classe 2^C

RELAZIONE DI UN’INTERVISTA di Aurora Ballauri classe 2^C

di | 2020-06-10T11:32:24+02:00 10-6-2020 11:31|Alboscuole|0 Commenti
  Durante le video lezioni fatte in queste settimane abbiamo steso, insieme alla nostra insegnante di Italiano, il testo di un’intervista. Ognuno di noi ha chiamato alcune persone che potevano essere parenti o amici e ha posto loro delle domande formulate da noi, col supporto dei professori. In tutto abbiamo intervistato 58 persone. Dopo aver svolto il lavoro, sempre in video lezione, ci siamo confrontati e sono emersi questi risultati: dalla domanda numero 1, è stato evidenziato che 26 persone si alzano nella stessa fascia oraria a cui si alzavano prima, mentre 32 no. In particolare 10 persone si svegliano prima delle 7, 19 persone tra le 7 e le 8, 26 tra le 8 e le 9 e 3 dopo le 9. Inoltre soltanto 29 persone dicono di riuscire ancora a distinguere il weekend dalla settimana. Oltre al tempo ci siamo concentrati anche su un altro argomento: le attività. Abbiamo proposto ad ognuno 10 attività diverse ed ecco come le persone passano il loro tempo. 9 di queste fanno spesso delle passeggiate, 22 cucinano, 21 praticano ginnastica in casa, 29 guardano film, 21 sono appassionati di serie tv, 21 usano il pc, 15 amano i giochi da tavolo/carte, 18 ascoltano musica, 5 disegnano e 20 leggono. Alcune persone hanno anche scoperto nuove passioni, come la cucina (13), la lettura (4), il disegno (6), la ginnastica (11)… Un’ultima domanda che abbiamo posto ai nostri cari, è se volessero tornare alla normalità e uscire finalmente di casa. 47 persone hanno risposto di sì, mentre soltanto 12 hanno detto di no. Io comunque sono dell’idea che da una parte sia meglio che tutto finisca, ma dall’altra no. Sicuramente è bello stare a casa perché ti senti più a tuo agio, ma chi può farti stare meglio che le persone a cui vuoi bene? Quindi dobbiamo solamente aspettare che torni la normalità e sicuramente vivremo le giornate come non abbiamo mai fatto prima. In tutto questo infatti c’è una cosa che questo virus ci ha “insegnato”: dobbiamo solo combattere insieme per essere felici.