Da diversi mesi, a causa della diffusione improvvisa del virus COVID-19, io e tutti gli studenti della scuola, siamo stati costretti a svolgere le nostre attività scolastiche da casa, lontani dalle nostre aule.
In questa insolita situazione i nostri insegnanti ci hanno sostenuti e stimolati in tanti modi e negli ultimi giorni di attività, hanno organizzato una caccia al tesoro virtuale intitolata “Sulle Tracce di Federico…”, dedicata al grande Imperatore Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi”.
La caccia al tesoro si è svolta nei luoghi in cui l’imperatore Federico II ha vissuto ed operato. Questa figura è molto importante nella storia del nostro paese definito da Federico “roccia dell’imperatore”, diventata con il tempo Rocca Imperiale.
La caccia al tesoro è per un gioco di società molto avvincente e la nostra gara e stata ancora più emozionante perché si è svolta tra ragazzi dei vari plessi e comuni che compongono il nostro istituto comprensivo. In varie occasioni ci è capitato di partecipare a questo gioco all’aperto, ma per la prima volta abbiamo giocato attraverso delle mappe virtuali, questo ci ha permesso di scoprire alcune applicazioni molto utili. Noi ragazzi siamo stati divisi in 4 squadre asseconda del corso di appartenenza e abbiamo risposto, grazie a degli indizi ad alcune domande, questo ci ha permesso di proseguire nel percorso tracciato da Federico con i suoi continui spostamenti e alla fine siamo giunti alla tappa conclusiva: il castello federiciano del nostro paese, dove come tesoro abbiamo trovato una bellissima canzone intitolata “ Ma il cielo è sempre più blu” del grande artista di origini calabrese, Rino Gaetano. Questa scoperta è stata per noi ragazzi del corso A di Rocca Imperiale, arrivati primi, un vero tesoro perché ha rappresentato la conclusione di un momento di gioia e spensieratezza dopo i molti giorni di ansia della quarantena.
La caccia al tesoro inoltre ci ha permesso di scoprire, in poco tempo e in allegria, piccole notizie ed informazioni nuove sull’Imperatore Federico II, che come molte fonti ci riportano, ha dato impulso alla crescita e allo sviluppo del paese in cui viviamo, soprattutto grazie alla costruzione del castello. La figura del grande Imperatore svevo, ma soprattutto italiano come si sentiva egli stesso, ci ha affascinato per la modernità del suo agire e soprattutto del suo pensiero, la causa dello scontro durissimo con il Papato che lo ha scomunicato tre volte. Mi piace paragonare la figura di Federico II a quella di Ulisse, entrambi hanno vissuto spinti dall’amore per la conoscenza e della libertà.
Di Leo Cristiana, classe I A