Un articolo di Keep the Planet sul problema dell’inquinamento, il male che affligge la società moderna. Purtroppo il sistema capitalistico e la globalizzazione comportano l’emissione di sostanze inquinanti dannose per la salute umana e ambientale, conoscere il problema è il primo passo verso la risoluzione del problema.Ogni giorno l’umanità, a livello planetario, è sempre più gravata e minacciata dall’inquinamento che cagiona problemi irreparabili all’ambiente circostante, oltre alla salute ed alla vita degli uomini, del regno animale e vegetale.
L’inquinamento nelle sue diverse forme (idrico, atmosferico, del suolo, etc.) costituisce una seria minaccia, altera il corretto equilibrio degli ecosistemi naturali e costituisce una seria minaccia per la biodiversità.
Quando si utilizza il termine di inquinamento, nella realtà quotidiana, si fa riferimento in maniera indistinta alle diverse forme che cagionano danni irreparabili sugli ecosistemi naturali, sulla vita dell’uomo, del regno animale e vegetale.
Ogni forma di inquinamento ha diverse cause e conseguenze che impattano sulla salute dell’umanità.
Tutta l’umanità, sebbene sia al corrente del problema dell’inquinamento, è abituata e continua a distruggere l’ambiente, autodistruggendosi e provocando danni irreparabili al corretto equilibrio degli ecosistemi ambientali e naturali.
Lo vediamo, ad esempio, ogni giorno nei boschi e nei prati, dove “mandrie” di persone maleducate e malviventi vanno a sporcare e a distruggere tutto quello che incontrano.
Questi “vandali” si giustificano sostenendo che quella è di proprietà pubblica e quindi si può fare quello che si vuole.
Si tratta di una convinzione molto sbagliata: infatti, una primissima cosa che si deve porre all’attenzione di questi incivili è che tutto è di tutti, occorre rispetto per l’ambiente, per la natura e per l’ecosistema ambientale, specie in un’ottica di conservazione del patrimonio per le future generazioni.
L’importante è abituarsi, fin da piccoli, a prendersi cura dell’ambiente, a difendere la natura. Il vero motivo che sta alla base della presenza dell’inquinamento ambientale è il disinteressamento che tutta la popolazione, a livello planetario, continua ad avere.
Tutti siamo inquinatori, sin dagli albori della civiltà e, in particolare, dall’inizio dell’epoca industriale: l’uomo per sopravvivere ha sempre dovuto arrecare danni agli ecosistemi naturali, immettendo nell’ambiente i propri rifiuti.
Lo stesso progresso tecnologico ha cagionato molteplici rischi all’ecosistema e da qui scaturisce la costante esigenza di tutelare il nostro ambiente, per arginare i futuri danni alle prossime generazioni.
Il grave problema dell’inquinamento è riconducibile a tre principali cause: l’aumento vertiginoso della popolazione a livello globale, il grande sviluppo delle Metropoli ed il fenomeno dell’inurbamento, l’utilizzo di tecnologie poco compatibili con l’ambiente circostante.
In generale, si parla comunque di inquinamento quando l’alterazione all’ecosistema ambientale danneggia una o più forme di vita.
Sono atti di inquinamento quelli commessi dall’uomo e non quelli naturali legati alle emissioni gassose connesse a vulcanismo, dispersione di ceneri vulcaniche, incremento della salinità delle acque.
L’inquinamento può essere suddiviso in tipologie a seconda dell’ambiente inquinato e della fonte di provenienza dell’inquinante. Parliamo di:
1) Inquinamento atmosferico
2) Inquinamento del suolo
3) Inquinamento idrico
4) Inquinamento urbano
5) Inquinamento degli ambienti confinati
6) Inquinamento domestico
7) Inquinamento sul luogo di lavoro
A. Padulo
Inquinamento idrico
Dopo l’aria, l’acqua è il secondo veicolo di diffusione dell’inquinamento.
L’acqua ha due caratteristiche importanti: ha un forte potere autodepurativo ‒ perché assorbe ossigeno dall’atmosfera ‒ e ha un’alta capacità solvente, per cui scioglie e trasporta gran parte delle sostanze chimiche.
L’inquinamento idrico si produce quando le sostanze sciolte nell’acqua superano la sua capacità autodepurativa. Ciò avviene in molte situazioni: per esempio quando l’acqua, attraversando l’atmosfera in forma di pioggia, si arricchisce delle sostanze inquinanti in essa contenute (piogge acide), oppure quando, scorrendo sui campi coltivati, li lava dei prodotti chimici sparsi dall’agricoltore e li trasporta in laghi e mari dove, insieme agli scarichi domestici e fognari non preventivamente depurati, contribuisce al fenomeno dell’eutrofizzazione. In acqua finiscono anche le sostanze tossiche portate dagli scarichi industriali e urbani, che danno un buon contributo anche all’inquinamento da batteri.
Inquinamento del suolo
Sul suolo si scaricano tre cause di inquinamento. Ci sono cause fisiche, come le attività di scavo per ricavare materiali per costruzione, l’erosione dovuta al mancato controllo dello scorrimento delle acque di superficie, l’eccesso di impermeabilizzazione (asfalto in città), l’abbassamento del livello delle falde acquatiche. Ci sono poi cause chimiche, come la salinizzazione di acque di falda ‒ provocata dall’infiltrazione di acqua marina nelle falde di acqua dolce, le piogge acide, la dispersione di acque superficiali inquinate, l’uso di fertilizzanti e pesticidi in agricoltura. Ci sono, infine, fenomeni limitati ad aree ristrette, come quelli provocati dalle discariche, da incidenti industriali, dall’inquinamento prodotto lungo le strade o da insediamenti urbani.
Un esempio tipico di inquinamento provocato dal cumulo di cause vicine e lontane è la deforestazione, ovvero la scomparsa delle foreste, che è provocata dall’inquinamento (piogge acide), dalla ricerca di nuovi spazi per l’agricoltura, dal taglio eccessivo di legname (per edilizia, riscaldamento, arredamenti), dall’espansione dell’urbanizzazione. L’effetto finale del taglio di foreste è la desertificazione, perché i terreni privati della protezione data dal manto verde perdono la fertilità in pochi anni e si trasformano in zone aride.
Popolo Umberto – Padulo Arianna 2^I