//ARARE, MIETERE E TREBBIARE CON GLI ANIMALI

ARARE, MIETERE E TREBBIARE CON GLI ANIMALI

di Rosanna Procino-classe IVG-


Cari lettori, vi scrivo il mio secondo articolo nel quale voglio parlarvi di una persona molto speciale per me: nonno Pierino, al quale ho fatto un’intervista. L’intervista riguarda l’arare, mietere e trebbiare con gli animali, un’esperienza che mio nonno ha vissuto personalmente quando era ragazzo. Ma prima di scrivervi dell’intervista, vi parlo un po’ di lui. Mio nonno ha sempre vissuto in campagna e ancora ora, che ha 73 anni, vive nella stessa azienda che la sua famiglia gestisce da ben 3 generazioni!!! L’unica differenza è che da 41 anni ci vive con la donna che ha sposato: nonna Anna. Egli è sempre stato sempre laborioso, e lo è ancora oggi. Ha tanti animali che, ovviamente, accudisce con la nonna. Ci sono: mucche, vitelloni, vitellini, pulcini, galline, polli, cavalli, pavoni, galline dagli stivali (ve ne ho parlato al mio primo articolo), germani reali, oche, cani, gatti, colombi, pesci, pecore, agnellini e conigli (spero di non aver dimenticato nessuno). Ora, senza ulteriori indugi, vi riporto l’intervista:

Quale tipo di animale era usato per l’aratura del terreno? E quale razza?

Si usavano quasi sempre i cavalli “Murgesi”; a volte si usavano le mule, nate dall’incrocio tra la femmina del cavallo ed il maschio dell’asino.

Quante volte bisognava ripassare il terreno per fare un buon lavoro? E con quale tipo di attrezzo?

Il terreno veniva ripassato da 2 a 3 volte. Si usava l’aratro bi-vomere (a due vomeri), trainato da 2 cavalli contemporaneamente, l’aratro a un vomere (detto “aratina”, in foto 1) e l’aratro a punta (detto “a zippo”, in foto 2). I primi aratri erano interamente in legno, poi arrivarono gli aratri in ferro.

Era un lavoro faticoso? Perché?

Era un lavoro molto faticoso, perché si andava sempre a piedi e bisognava tenere ben tirate le redini per regolare l’andatura del cavallo.

Con cosa venivano tagliati il fieno, il grano e i vari cereali?

Si mieteva a mano utilizzando la falce e le falcette (in foto 3), o con la barra falciatrice, trainata da 2 cavalli. Tutto il raccolto veniva poi legato in covoni (dette “manocchie”) e accatastato nell’aia per la successiva trebbiatura.

Come veniva effettuata la trebbiatura?

I covoni venivano distesi per terra nell’aia, in modo da formare un grande cerchio di più di 10 metri di diametro. Poi, usando da 6 a 8 cavalli legati tra loro, la persona si posizionava al centro del cerchio e faceva girare in tondo gli animali che, camminando con gli zoccoli pesanti, schiacciavano la spiga facendo fuoriuscire il cereale (grano, orzo, avena). Il tutto, infine, veniva separato definitivamente nelle giornate ventose. Con le forche (in foto 4) si “buttava” in aria tutto il materiale pestato dagli animali; grazie all’azione del vento, il cereale, che era più pesante, cadeva subito per terra e la paglia, più leggera, veniva trasportata più lontano dal vento.

Era faticosa la trebbiatura fatta in questo modo?

Anche la trebbiatura era molto faticosa e durava circa 2 mesi e mezzo. Pensa che oggi, lo stesso lavoro di mietitura e trebbiatura viene svolto da un unico mezzo meccanico, in 3-4 giorni.

Ti divertivi? Perché?

Si, mi divertivo molto perché l’azienda era sempre piena di gente che lavorava dall’alba al tramonto, collaborando in allegria. Infatti, mentre lavoravamo, si cantava e si raccontavano storie dei tempi passati. La sera, tutti restavano nelle campagne e, dopo cena, si suonava la fisarmonica e si ballava e canticchiava tutti assieme prima di andare a dormire, pronti ad affrontare un nuovo giorno di lavoro.

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Io, ascoltando il racconto di mio nonno, mi sono molto emozionata e mi veniva voglia di vivere quei tempi, provando anch’io a fare quei lavori con i cavalli: animale che adoro. I nonni mi hanno promesso che un giorno cercheremo le vecchie foto che ritraggono quei momenti. Spero che tutti voi, leggendo il mio articolo, vi siate appassionati, come me, a scoprire cose che non conoscevo. Si vi venisse qualche altra idea su altre domande o interviste da fare a mio nonno sui tempi passati, fatemelo sapere!!! Potrebbe essere oggetto di spunto per il mio prossimo articolo!!! Ciao a tutti.