//Mi affaccio alla finestra e…

Mi affaccio alla finestra e…

di | 2020-05-25T11:26:23+02:00 25-5-2020 11:26|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Alyssia Palombo – classe IV/A- plesso Giovanni XXIII –  Mi affaccio alla finestra e vedo che tutto è cambiato: le strade sono vuote, le scuole sono chiuse, i mercati e i ristoranti e le pizzerie e le gelaterie e tutto ciò che ci piaceva è stato chiuso, tutto per una malattia (VIRUS) gravissima. Ma io mi ricordo che tutto questo prima non c’era, tutti i bambini andavano a scuola felici e tranquilli invece e i genitori a lavoro e altri a preparare la cena per il ritorno dei figli. Io, ogni mattina mi lavavo andavo a scuola e dopo tornavo a casa facendo merenda poi giocavo un po’ al giardinetto poi mio padre mi accompagnava a danza aerea e a canto nei giorni in cui dovevo andare. Un giorno sono ritornata a scuola e la maestra ci ha detto che domani non potevamo ritornare a scuola perché la dovevano disinfettare. A me un giorno andava bene, ma poi al telegiornale hanno detto che dovevamo restare più di un giorno a casa, io ero tranquilla, ma in verità non dovevo esserlo perchè mi mancava la scuola, i compagni e le maestre che per me sono come una famiglia; dopo è cominciato a mancarmi tutto il mondo. Al telegiornale continuavano ad allungare sempre di più le giornate in cui dovevamo restare a casa. Poi dopo tanti giorni è successa una cosa bellissima per me: era un miracolo! E’ stata anche un po’ dolorosa, ora vi spiego perché. Stavo giocando con mia cugina e ho sbattuto contro la finestra, mi sono fatta un taglio grandissimo e sono andata all’ospedale. I dottori mi hanno detto che non era niente, quindi mi hanno messo un cerotto. Per me è stato il giorno più bello della quarantena perché sono uscita fuori casa e anche un po’ brutto perché mi sono fatta male ed ancora ho dolore. Ma vorrei uscire di nuovo per incontrare tutti i miei amici.