a cura di Alyssia Palombo – classe IV/A- plesso Giovanni XXIII –
Mi affaccio alla finestra e vedo che tutto è cambiato: le strade sono vuote, le scuole sono chiuse, i mercati e i ristoranti e le pizzerie e le gelaterie e tutto ciò che ci piaceva è stato chiuso, tutto per una malattia (VIRUS) gravissima.
Ma io mi ricordo che tutto questo prima non c’era, tutti i bambini andavano a scuola felici e tranquilli invece e i genitori a lavoro e altri a preparare la cena per il ritorno dei figli.
Io, ogni mattina mi lavavo andavo a scuola e dopo tornavo a casa facendo merenda poi giocavo un po’ al giardinetto poi mio padre mi accompagnava a danza aerea e a canto nei giorni in cui dovevo andare.
Un giorno sono ritornata a scuola e la maestra ci ha detto che domani non potevamo ritornare a scuola perché la dovevano disinfettare.
A me un giorno andava bene, ma poi al telegiornale hanno detto che dovevamo restare più di un giorno a casa, io ero tranquilla, ma in verità non dovevo esserlo perchè mi mancava la scuola, i compagni e le maestre che per me sono come una famiglia; dopo è cominciato a mancarmi tutto il mondo.
Al telegiornale continuavano ad allungare sempre di più le giornate in cui dovevamo restare a casa.
Poi dopo tanti giorni è successa una cosa bellissima per me: era un miracolo! E’ stata anche un po’ dolorosa, ora vi spiego perché. Stavo giocando con mia cugina e ho sbattuto contro la finestra, mi sono fatta un taglio grandissimo e sono andata all’ospedale.
I dottori mi hanno detto che non era niente, quindi mi hanno messo un cerotto.
Per me è stato il giorno più bello della quarantena perché sono uscita fuori casa e anche un po’ brutto perché mi sono fatta male ed ancora ho dolore.
Ma vorrei uscire di nuovo per incontrare tutti i miei amici.