di Asia Panizzi Classe 3^ B – E’ iniziata ufficialmente il 4 maggio la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. A questa è seguita la data del 18 maggio a cui seguirà quella del 25 maggio. Ogni lunedì, con cadenza quindicinale, sulla base dell’andamento dell’ondata di contagi, lo Stato e le singole regioni valuteranno se confermare o meno via via le riaperture di nuove attività.
La Fase 1 è stata essenzialmente dedicata all’emergenza sanitaria: chiusura parziale da febbraio di attività e circolazione delle persone e totale da metà marzo. La Fase 2 è dedicata invece a far ripartire l’economia -pesantemente danneggiata durante il lockdown – e quindi tutto il Paese.
Il virus non è stato sconfitto, questo deve essere chiaro e tenuto ben presente da tutti, è stato solo circoscritto. La ‘distanza sociale’ ha ottenuto i risultati sperati e ha permesso di poter valutare la “ripartenza”, il “new normal” – termini che si sentono al telegiornale e nei dibattiti – per poter pensare all’economia. E se i nostri comportamenti non saranno responsabili, il rischio di richiudere tutto – malgrado gli sforzi fatti da tante persone – è alto. Ricordiamoci dei tanti decessi e dei tanti dottori ed infermieri che hanno affrontato la terribile dinamica pandemica in prima linea, molti dei quali purtroppo caduti come eroi.
In questi giorni ho cominciato a uscire di nuovo anch’io. Non potevo più rimanere a casa, ne andava davvero del mio equilibrio mentale. Complice il bel sole, mi sono avventurata fuori dalle mura di casa. Certo è stato bellissimo. Ho visto molta gente che seguiva scrupolosamente tutte le indicazioni (mascherine, guanti, distanziamento sociale) ma anche molti che si comportavano da “tana liberi tutti”!!! Ma insomma!!! Non siamo bambini! Dobbiamo pensare che non è finita, che non è uno scherzo, che non siamo stati forzati a stare a casa fino a ieri per uno sfizio o per cattiveria ma perché rischiavamo la vita! E la rischiamo anche oggi: la mascherina non è un nuovo accessorio-moda, non serve come sottogola e messa a coprire solo la bocca è inutile. Atteniamoci alle indicazioni richieste: è semplice rispetto e sicurezza per noi e per le persone che ci stanno vicino!