//…quest’anno doveva essere il più bello!

…quest’anno doveva essere il più bello!

di | 2020-05-08T22:16:39+02:00 8-5-2020 22:04|Alboscuole|0 Commenti
di Anna De Fusco 5^B  – A volte il sabato esco con gli amici, altre volte mamma mi dice: “Anna, vai a prendere Guido che ha finito l’allenamento”. Ci sono mattine nelle quali mi preparo in fretta e furia per non perdere il pullman delle 7:30 che mi porterà a scuola ma poi, una volta salita, capisco che l’unico viaggio sta avvenendo nella mia mente, nella speranza di mantenere vivo il ricordo di quei giorni in cui tutto sembrava monotono e che adesso, paradossalmente, sembrano non aver mai visto la luce. Ormai sono due mesi che non lascio casa. Alcune volte rifletto su cosa vorrei fare una volta terminata la quarantena e penso alla scuola. Ecco, vorrei trascorrere un ultimo giorno di scuola con i miei compagni. Siamo in quinto e per ognuno di noi quest’anno doveva essere il più bello! Immaginavamo come sarebbe stato percepire la pressione dell’esame, studiare in gruppo durante i pomeriggi di giugno, organizzarsi per la disposizione dei posti durante le prove scritte e fantasticare su come sarebbero stati i professori esterni. Quando andavo ancora a scuola, ricordo che ero presa da così tante cose da non prestare attenzione a ciò che mi circondava. Era scontato un sorriso, era scontato perfino arrabbiarsi per un brutto voto ed anche un buon giorno al mattino. Ora gli unici “buon giorno” che sento appartengono a voci graffianti che viaggiano tramite la rete. Vedersi tramite lo schermo di un computer, pur di rimanere in contatto, è la nuova quotidianità ed io a scuola ci vado così. Tante volte mi è sembrato che la tecnologia fosse invadente, ma ora come farei senza? È diventata indispensabile, però cerco sempre di tenere presente gli eventuali rischi in cui potrei incorrere. Internet è un’arma a doppio taglio: una fonte infinita di informazioni, ma anche uno canale pieno zeppo di fake news che alimentano l’allarmismo generale. Dunque bisogna tenere gli occhi ben aperti, soprattutto perché le informazioni che viaggiano in rete sono invisibili. Esse non sono tangibili come un libro, una tazzina per il caffè o un paio di cuffie, ma sappiamo per certo che esistono. Mi piace notare che un nemico invisibile  ha fatto in modo che ci affidassimo a qualcosa di altrettanto invisibile, ma amico: la tecnologia.