a cura di Chiara Ferrata – classe III/A – scuola secondaria di I grado –
Caro diario,
oggi è il 17 marzo 2020, uno di quei giorni dove non si fa niente di speciale. Infatti, da circa una settimana, tutta Italia è zona protetta per via dei contagi da coronavirus, un nuovo virus partito dalla Cina che sta velocemente contagiando l’intero globo. I Paesi con più contagiati sono in ordine: la Cina, la Corea del Sud e l’Italia. Invece, per numero di morti, siamo secondi. Mi sono molto informata su questa vicenda, ed ho scoperto che circa il 70% degli infetti sono uomini, che circa l’80% delle persone influenzate da questo virus lo supera facilmente con un po’ di tempo. La mortalità è di circa il 5%. I più a rischio sono gli anziani e le persone con già altre patologie respiratorie, ma anche la gente che ha fatto il trapianto dei reni, come ho sentito da un telegiornale. Wuhan, la città cinese da cui è partito tutto, ha già superato da circa 15 giorni il picco, e si ritrova con 4/5 nuovi contagiati al giorno. Per loro il peggio è passato solo grazie alla responsabilità e alla coscienza dei cittadini nel rimanere dentro casa e di uscire solo se strettamente necessario. Una cosa che mi ha molto colpita è stata la velocità e la collaborazione con cui hanno costruito 2 ospedali nuovi in meno di 10 giorni, facendo lavorare moltissime persone per ore ed ore e riuscendo nella loro impresa. La Cina, però, non è ancora ripartita, la vita normale non è ancora ricominciata, perché se riprendono i contagi bisognerà ricominciare tutto d’accapo. Ora la situazione più critica è quella di noi italiani; nella nostra Nazione il numero degli infetti è superiore a 24.000, che aumentano di giorno in giorno, i deceduti sono quasi 2000 e i guariti 2335. La regione nelle condizioni peggiori è la Lombardia, con a seguire l’Emilia-Romagna, il Veneto, le Marche, il Piemonte… Uno dei problemi che si sta affrontando in questi ultimi giorni sono i posti in terapia intensiva. Ci sono persone che ne hanno bisogno, ma il numero totale dei posti disponibili è stato superato. Al TG1 di ieri sera ho sentito che è stato preparato a Roma un ospedale dedicato solo agli infetti da coronavirus, ma con solo 21 posti in terapia intensiva. E’ in questi casi di difficoltà che si vedono i veri eroi. Queste che sto per scrivere sono storie di eroi che mi hanno emozionata. Parto dalla protezione civile, i carabinieri e la polizia che, insieme a molti volontari offertisi di loro spontanea volontà, portano a casa delle persone, specialmente anziani, beni di prima necessità, ovvero cibo, acqua e medicine. Ovviamente gli eroi che in questo momento sono più impegnati sono i medici in prima linea contro l’epidemia, ormai diventata pandemia. A loro si può dire solo GRAZIE e CORAGGIO, INSIEME CE LA FAREMO. Poi mi vengono in mente personaggi famosi, tra cui Cristiano Ronaldo, un calciatore che, oltre ad avere molto talento nel calcio, ha anche un cuore enorme. Ha donato 2 dei suoi alberghi per fornire nuovi posti di terapia intensiva. Penso allora a Chiara Ferragni, una famosa influencer, che ha avviato una campagna per raccogliere i soldi per contrastare l’epidemia, magari costruendo ospedali o comprando nuove mascherine. In più, lei con suo marito Fedez, un cantante, ogni giorno alle 18:00, grazie ad un’enorme cassa, fanno risuonare canzoni di speranza, unite all’inno d’Italia. Il web è pieno di positività, di gratitudine e di un #: l’#IORESTOACASA, che è davvero fondamentale ed importantissimo da rispettare. Poi penso anche alle persone comuni, dicendo che TUTTI POSSONO FARE LA DIFFERENZA. Mi viene in mente un uomo che, con la stampante in 3D, ha fabbricato molte valvole che hanno salvato la vita a tanti dei contagiati. Nel leggere le risposte e i ringraziamenti dei guariti, mi sono emozionata, mi sono accorta della sua enorme bontà d’animo. Davvero un gigantesco GRAZIE!!! Ma, tornando alla quarantena, mi sono resa conto di quanto stavo bene, di quanto la mia vita fosse perfetta. Per sicurezza non posso neanche salire sopra nella casa dei nonni, che mi mancano tantissimo. Non vedo l’ora di riabbracciarli. Li vedo solo dalla finestra e anche quando, tutte le sere, vado ad aiutare nonna a mettere a letto nonno, perché da sola si sforzerebbe troppo. Ma quando vado su sono tutta coperta, mi si vedono solo gli occhi. In realtà dovrebbe venire la badante ma, per paura di essere contagiata uscendo, rimane a casa. Vado io e non i miei genitori per un semplice motivo; noi ci siamo messi in autoquarantena prima che fosse obbligatorio, perché io ho avuto una settimana di influenza, che poi ha raggiunto anche mio fratello, mia madre e mio padre. Papà, però, era guarito da circa un mese da una polmonite, cosa che non ci faceva stare tranquilli. Adesso la febbre non l’ha più nessuno, tranne papà che è sempre intorno ai 37 gradi. Ieri mattina, come prescritto dalla dottoressa, è andato a fare la lastra: sta bene, i polmoni sono puliti. Questa notizia ci ha riempito di felicità! Io sono quella che è guarita da più tempo, è per questo che sono io ad aiutare sopra. Ieri sono uscita di casa (tranquillo diario, nel giardino di casa) dopo molto tempo, perché c’era il rischio di prendere freddo(parole di papà, che esagerazione!). In realtà questo rischio c’era anche ieri, ma non ce la facevo più e stare chiusa in casa. Tra 4 giorni inizia la primavera, la mia stagione preferita, e il sole che c’era ieri mi attirava troppo. Ho subito preso il pallone, con cui mi sono divertita a tirare rigori in porta. Ho giocato finché, per sbaglio, l’ho lanciato dai vicini. Non è una cosa rara, penso che ormai ci siano abituati;) Ho accarezzato la mia gattina Macchia, ho guardato i nuovi fiori cresciuti in giardino: da una parte le margherite, da un’altra le violette, i denti di leone… Ho davvero apprezzato le piccole cose, e sono stata benissimo!!!
Ciao diario, ci risentiamo
PS: mi sono dimenticata di dirti che per andare in giardino sono passata dalla finestra. Non so, ma mi fa sentire più libera e poi, se vedi una finestra aperta, un bel sole e sei al piano terra che fai, non la salti?J
Caro diario, 19/03/2020
oggi ti scrivo per aggiornarti sul coronavirus e per raccontarti la mia giornata di oggi. Beh, le notizie non sono sicuramente positive: l’Italia è il primo paese al mondo per numero di morti, superando anche la Cina. In questo momento non so i numeri precisi dei contagiati, dei decessi e dei guariti. “Guariti” è sottolineato perché bisogna capire che se ci si ammala la possibilità di salvarsi è elevatissima, basta essere forti e non perdersi d’animo. Ma a volte sono proprio le persone forti quelle più scorrette: anche se vengono infettate sanno di poter superare facilmente il virus e quindi non rispettano le regole. Prendo l’esempio di Milano, una città che, date le sue grandi dimensioni, non è così facile da tenere sotto controllo. Per farlo la polizia postale si è collegata ai telefoni cellulari dei milanesi ed ha scoperto che il 43% delle persone esce di casa nei giorni feriali, percentuale che diminuisce nel weekend, arrivando a circa il 30%. Comunque troppo per fermare la diffusione del virus. Certo, è legittimo che la gente che lavora nel settore alimentare e in quello farmaceutico esce di casa, ma mi sembra esagerato che tutti questi cittadini si occupino di questo. Poi dovrebbero pensare alle persone anziane, quelle che sono più a rischio, perché per loro superare il virus è molto difficile. Ma tutti questi numeri non mi fanno perdere la speranza; anzi, io non la chiamo “speranza”, ma “certezza”, perché sono sicura che l’Italia unita supererà questo momento difficile. Questa non è certo la prima emergenza sanitaria della storia: la peste, il colera , la Sars, l’ebola… Le abbiamo superate tutte, altrimenti non sarei qui a scrivere. Certo, le malattie si sono evolute, ma anche la sanità è cresciuta e migliorata, e per questo sono certa che vinceremo anche questa battaglia, INSIEME. Per quanto riguarda la giornata di oggi non ho molto da raccontarti. Oramai è abbastanza monotona, faccio sempre le stesse cose: studio, mangio, bevo, dormo, parlo al telefono con Silvia, guardo la TV o qualche film sul computer, aiuto i nonni… Beh, scrivendole mi sono accorta che non sono poi così poche, ma non sono abbastanza per riempire 24h. Quando allora non ho niente da fare esco in giardino e mi godo appieno le ore di luce solare. Prendo un pallone, chiamo i miei fratelli ed ecco fatto, basta poco per essere felice!
Beh, ora vado. CiaoJ
PS: tra le cose che faccio il giorno mi sono dimenticata di dirti che io e mio fratello in squadra siamo fortissimi a briscola. Elisa e Papà? Troppo scarsi!!! Ovviamente non scommettiamo niente, è solo per passare il tempo divertendoci.
Caro diario, 01/04/2020
Prima di tutto BUON PESCE D’APRILE! Come sai sono settimane ormai che siamo tutti chiusi in casa in quarantena (così si spera, ci sono persone che ancora escono!), causata dall’aumento dei contagi da coronavirus. Sono sincera, ultimamente non mi sono molto informata sui numeri dei morti, dei guariti e di tutti i contagiati in generale. So solo che questi ultimi hanno superato i 100.000. Un’altra cosa che è stata superata è il picco dei contagi, che sono sempre di meno al giorno. Questa è certamente una notizia positiva, ma ciò non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia, altrimenti la linea dei contagi invertirà la sua rotta. Tornando al fatto che sono ancora molti gli italiani che non rispettano la quarantena, mi è venuta in mente una cosa: queste persone sono costrette a pagare una multa che può anche arrivare a 4000€ (questo è il massimo per quanto riguarda le multe, se la colpa è più grave si può arrivare a 5 anni di carcere) che potrebbe andare agli ospedali, alla protezione civile o essere spesi nell’acquisto di mascherine o valvole per la terapia intensiva. Io non so dove vadano questi soldi; probabilmente sono già utilizzati per gli scopi che ho appena elencato ma ci tenevo comunque a scriverlo. In questo momento lo Stato con il maggior numero di contagi sono gli Stati Uniti, dove un tampone costa 3200 dollari. Questa è una delle cose belle dell’Italia: la sanità, oltre a essere tra le migliori al mondo, è gratuita. Il vero problema sono i Paesi più poveri; dicono che hanno pochissimi contagiati, ma questo non si può sapere senza aver effettuato abbastanza tamponi. E per farli serve una sanità efficiente, che magari loro non hanno. Parlando dei tamponi, oggi ho sentito al telegiornale che si può riuscire ad avere i risultati in pochissimo tempo, circa 5-10 min, cosa che migliora ulteriormente la sanità italiana ed estera. Ora però ti racconto come ho trascorso questa giornata. Mi sono svegliata alle 9:30 e sono stata interrogata a geografia alle 11:00. Ho fatto qualche compito per domani e sono andata a pranzo. Dopo aver mangiato ho passato del tempo giocando con i miei fratelli, e poi sono tornata a studiare. Ho fatto arte e scienze, la mia materia preferita insieme a motoria. Dopo che anche i miei fratelli hanno finito i loro compiti, abbiamo giocato di nuovo insieme, un po’ a pallone (dentro casa, perché fuori era freddissimo) e un po’ con il tablet. Bhe, le mie giornate sono sempre così monotone e, quando non si può andare in giardino, sono proprio noiose. Poi, non so per quale motivo, questa quarantena mi ha sbalzato tutti gli orari: vado sempre a dormire alle 2:00 di notte…Starò diventando notturna!?! In realtà la mattina dormo, mi alzo solo se ho videolezioni, interrogazioni o verifiche, altrimenti faccio tutto la sera prima per non alzarmi. Infatti molti professori mettono gli esercizi della mattina la sera prima, così io ne approfitto per non dovermi svegliare alle 8:00. Non esageriamo, non mi alzo mica a mezzogiorno!!! Diciamo che poco prima delle 11:00 sono in piedi, pronta per cominciare una nuova giornata. Vabè, ora ti saluto, ciaooo!!
Ps: non dire a mamma che abbiamo giocato a pallone dentro casa, sennò si arrabbia e ce lo prende, cosa che non possiamo permetterci perché 2 ne abbiamo già mandati dai vicini (che avevo detto io, ci saranno abituati J) e poi ci rimangono solo quelle da basket e da tennis per giocare a calcio, quindi meglio di no.
Caro diario, 07/04/2020
Oggi ti aggiorno un po’ sul coronavirus e, perché no, ti racconto anche la mia giornata. Per fortuna ci sono buone notizie: la curva dei contagi è in discesa, il picco è stato superato. Ti parlo ora della mia regione, l’Umbria, che ieri aveva 18 tamponi positivi su 200 tamponi effettuati, ovvero il 9%. Oggi il numero dei tamponi è più che triplicato, circa 700, ma facendo registrare solo 10 nuovi contagi, segno evidente che il seguire tutte e regole nate per fronteggiare questo virus funzionano. Ma non possiamo ancora considerare finita questa emergenza, cosa che rende il restare a casa davvero fondamentale e che cambierà sicuramente le sorti dell’Italia. Anche per le altre regioni la situazione sta migliorando, chi più chi meno, e sono sicura che la nostra Nazione si rialzerà presto e più forte di prima. Parlando invece della mia giornata di oggi, bhe, non ho fatto niente di speciale: mi sono alzata, ho fatto colazione, aperto il registro con i compiti della mattina, li ho svolti, ho pranzato, ho fatto altri compiti per Pasqua… Poi, visto che non abbiamo avuto nessun contatto al di fuori dei componenti della nostra famiglia, io e i miei fratelli siamo potuti salire su dai nonni, ovviamente con la mascherina (che ha fatto mia nonna: non so dove trovi tutti questi talenti tra cucina, giardinaggio, sartoria, disegno; sa davvero fare di tutto J), per preparare qualche dolce o per fargli compagnia. Ultimamente li vedo molto sorridenti, cosa che mi rende davvero felice J. Tra 2 giorni, il 9 aprile, è esattamente un mese da quando siamo tutti chiusi in casa; non me ne sono accorta, ma sembra sia volato (non esageratamente, è stata dura, ma non tragica, l’importante è che stiamo tutti bene). Poi, il 4 aprile, era il quarto compleanno della mia gattina Macchia. Visto che siamo tutti a casa, io e i miei fratelli ci siamo dati da fare, anche se poi c’è voluto di più a preparare tutto che Macchia e finirlo, però ci siamo divertiti e a lei è piaciuta. Ci siamo fatti dare da mamma un vassoio di cartone oro, che abbiamo decorato tutt’intorno con del nastro adesivo glitterato azzurro. Abbiamo aggiunto un fiocco blu e una candelina con il 4, che ci ha dato nonna. La “torta” consisteva in una scatoletta che abbiamo circondato da crocchette di tutti i gusti; è venuta davvero bene. Inoltre, in questi ultimi giorni, mi sono accorta quanto mi manchi camminare all’aria aperta, infatti sono 2 giorni che, verso le 14:30-15:30, passeggiamo facendo il giro di casa con il contachilometri. Negli ultimi 2 giorni abbiamo fatto 8km, riscoprendo particolari del giardino che non conoscevamo o che avevamo dimenticato. Bellissimo J!!! Bhe, ora vado, ciaooo J!