Di Cristina Tommasino-
Purtroppo oggi ci ritroviamo ad affrontare un problema abbastanza complesso ed importante. Il virus, che io ho soprannominato “mostro”, in realtà prende il nome di “coronavirus” o “COVID-19”. Ormai sono quasi due mesi che questo virus ha stravolto completamente le nostre vite, ovviamente in modo negativo, facendoci perdere ogni tipo di contatto con il mondo esterno o con le persone che più amiamo. Quando non ancora si era diffuso in Italia, c’è da ammettere che tutti abbiamo preso la situazione un po’ sottogamba, chissà, forse perché pensavamo che tutto questo non poteva succederci e quindi vedevamo il pericolo abbastanza lontano da noi e invece, piano piano,questo maledetto “mostro” ha iniziato a prendere il sopravvento, colpendo dapprima la Lombardia e poi successivamente si è diffuso a macchia d’olio in tutte le regioni d’Italia. Purtroppo da quando tutto questo ha avuto inizio, fino ad oggi, si sono verificati circa 25.000 decessi. Nonostante adesso stiamo avendo dei leggeri miglioramenti, è difficile non pensare alle vittime, o ai parenti di quest’ultime. È davvero difficile pensare che una persona contagiata dal momento che viene trasportata in ospedale perde qualsiasi tipo di contatto con la propria famiglia, o viceversa, che i familiari del povero contagiato non possono stare al suo fianco e devono avere notizie attraverso un telefono. Per non parlare di quando purtroppo la persona contagiata non riesce a sopravvivere e i familiari non possono dargli un ultimo saluto. Tutto questo è davvero molto triste. Purtroppo c’è chi non riesce ad affrontare tutto ciò, ed è in questo caso che, in generale, tutte quelle persone che non riescono ad affrontare da sole questo momento così difficile, non devono avere paura di chiedere aiuto a persone esperte, come psicologi. Viviamo tutti in uno stato di profonda paura, paura che questo virus colpisca noi, o ancora peggio, le persone che amiamo. Siamo così presi dalla paura che ogni giorno cerchiamo nuove informazioni sul web, senza pensare che molto spesso, quello che scrivono, sono cose non vere, le cosiddette “fake news”, che non fanno altro che aumentare le nostre preoccupazioni. Dobbiamo cercare di abbattere le nostre paure, di farci forza, dobbiamo cercare di essere ottimisti edi pensare che tutto questo prima o poi finirà e potremmo tornare ad abbracciarci, a stringerci la mano, a baciarci, gesti che prima sottovalutavamo. A me personalmente, ma penso a tutti, questo periodo è servito a riflettere e a capire l’importanza dei piccoli gesti o delle piccole cose, ma soprattutto ad amare la vita e tutto ciò che essa è in grado di darci.