//Diete vegetariane, vegane e crudiste

Diete vegetariane, vegane e crudiste

di | 2020-05-02T20:50:50+02:00 2-5-2020 20:50|Alboscuole|0 Commenti
Le diete vegetariane sono dei modelli dietetici basati solo su alimenti provenienti dal regno vegetale. Gli alimenti provenienti dal regno animale sono assenti o marginali e, in questo secondo caso, non comprendono mai la carne, che viene esclusa in ogni caso. Le diete vegetariane hanno tutte in comune il non violare l’integrità fisica e il non causare la morte degli animali. Tra le diete vegetariane sono compresi diversi modelli alimentari, quelli principalmente studiati si differenziano per il grado di esclusione dei cibi animali e sono la dieta latto-ovo-vegetariana, la dieta latto-vegetariana e la dieta vegana o vegetaliana. Coloro che seguono questo tipo di diete sono classificati comunemente come vegetariani. Le diete vegetariane sono basate su cereali, legumi, verdura e frutta (sia fresca che secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro che ne fanno uso. Molti prodotti comunemente usati in una dieta vegetariana sono normalmente diffusi in tutto il mondo, mentre altri prodotti sono normalmente assenti in una classica dieta occidentale e appartengono ad altre tradizioni quali quelle dei paesi asiatici, mediorientali, centro e sud americani o dell’area mediterranea. Prodotti a base vegetale quali ad esempio hamburger, yogurt o latti vegetali possono essere usati in sostituzione di carne, latte e uova. Le diete vegane sono dei modelli dietetici basati su alimenti provenienti esclusivamente dal regno vegetale. Esse escludono dall’alimentazione la carne di qualsiasi animale e tutti i prodotti di origine animale e quindi rientrano, come casi particolari, nelle diete vegetariane Si possono considerare diete vegane anche altre diete che, non comprendono il consumo di alcun ingrediente di origine animale, quali quelle praticate, ad esempio, nel crudismo vegano o nel fruttarismo. Il crudismo indica un insieme di pratiche alimentari, molto diverse tra loro, con in comune il rifiuto per qualsiasi trattamento fisico chimico biologico e genetico degli alimenti che alteri le loro proprietà nutrizionali naturali o di origine. Alla base del crudismo vi sono motivazioni salutistico-igieniste (avere alimenti più nutrienti), ambientali-ecologiste (rifiuto dell’industria alimentare) e mistico-religiose (ritorno dell’uomo alla natura). Ogni dieta crudista prevede esclusivamente il consumo di alimenti crudi e di stagione, non lavorati e non trattati, e spesso provenienti da agricolture e allevamenti biologici ed a chilometro zero. Vengono quindi ammessi tutti i prodotti artigianali derivati dal solo trattamento meccanico e dal solo trattamento termico con una temperatura massima non superiore a 42°C (107,6°F). Al posto dei trattamenti di cottura e di congelamento però i cibi possono essere tagliati, affettati, frullati, centrifugati, spremuti, marinati, essiccati, riscaldati, raffreddati, ecc… U. Popolo 2^I
Dieta vegana e microbiota intestinale: esiste un legame?