//La dieta Mediterranea

La dieta Mediterranea

di | 2020-05-02T20:36:32+02:00 2-5-2020 20:36|Alboscuole|0 Commenti
l termine dieta è usato in modo improprio poichè si tratta di uno stile alimentare fatto di regole e di abitudini ispirate alla tradizione. Negli anni ’50 del secolo scorso, Ancel Keys, un nutrizionista americano, si accorse che le popolazioni del bacino mediterraneo erano meno predisposti ad alcune malattie rispetto agli statunitensi. Da questa osservazione nacque l’ipotesi che la dieta mediterranea fosse in grado di allungare la vita di chi la seguiva.

Lo stesso studioso, tornato in patria, proseguì per anni tali ricerche, che culminarono nella stesura del libro “Eat well and stay well, the Mediterranean way”.

In questo libro furono riportati i risultati del famoso “Seven Countries Study”, che per vent’anni monitorò dieta e condizioni di salute di 12.000 persone di età compresa tra i 40 ed i 60 anni, residenti in diversi Paesi come Giappone, USA, Olanda, Jugoslavia, Finlandia e Italia. L’ipotesi iniziale di Keys era a quel punto confermata e la dieta mediterranea fu proposta al mondo intero come il regime alimentare ideale per ridurre l’incidenza delle cosiddette “malattie del benessere” A partire dagli anni ’70 si cercò pertanto di diffondere le abitudini alimentari tipiche della dieta mediterranea anche negli Stati Uniti. Cereali, verdure, frutta, pesce ed olio di oliva furono proposti come alternativa ad una dieta troppo ricca di grassi, proteine e zuccheri. Per riassumere tutti i princìpi della dieta mediterranea e far presa sulla popolazione fu proposta negli anni ’90 una semplice piramide alimentare che riportava  la distribuzione in frequenza e quantità degli alimenti nell’arco della giornata. In particolare alla sua base si trovavano gli alimenti da consumare più volte al giorno mentre all’apice venivano riportati i cibi da limitare.
LA PIRAMIDE ALIMENTARE - La mia dieta
I cereali alla base della piramide, da consumare ad ogni pasto, sono considerati integrali. Quelli raffinati e le patate sono invece inclusi tra gli alimenti da consumare con moderazione. Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare non ogni giorno, ma settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali dovremmo favorire il pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno, il pollame 2-3 porzioni, le uova da 1 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, 50g se sono stagionati. Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due porzioni o meno a settimana per le carni rosse (100g) mentre quelle processate (affettati, salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più parsimonia (una porzione a settimana da 50g o anche meno). Infine i dolci, da consumare il meno possibile. La dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, mentre l’aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La moderazione delle porzioni rappresentano comunque un elemento importantissimo per la corretta applicazione di questa dieta. A titolo indicativo, ad un uomo adulto occorrerebbero ogni giorno circa 2.500 calorie, di cui il 55-65% dovrebbe provenire da carboidrati, il 20-30% da lipidi e solo il 10-15% da proteine. I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono contenuti nelle seguenti linee guida: Maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali

Riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva). Altri grassi buoni oltre a quelli dell’olio ci vengono forniti dalla frutta a guscio e dalle olive, in una o due porzioni da 30g.

Riduzione della quota calorica globale Aumento dei carboidrati complessi Aumento di fibra alimentare Riduzione di grassi Il consumo di carne bianca è prevalente rispetto a quella rossa, ed è comunque limitato a una o due volte la settimana. Maggiore è invece il consumo di pesce e legumi I dolci sono consumati solo in occasioni particolari

La dieta mediterranea prevede inoltre la riduzione di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi, grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina e suina (specie i tagli grassi), strutto e caffè.

La dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010. Il regime alimentare si fonda su alimenti il cui consumo è abituale in Paesi del bacino mediterraneo. G. Rigucci- F. Tancredi – G. Verroia 2^i