Piccole creature molto simili agli uomini ma di statura molto ridotta rispetto a quest’ultimi, gli Hobbit popolano le opere di J.R.R Tolkien, autore inglese.
E’ proprio l’autore a descriverci le fattezze e particolarità degli Hobbit: sono una razza umanoide di bassa statura, con grossi piedi ricoperti di una folta peluria e dalla pianta talmente spessa da rendere quasi inutile l’uso delle scarpe. Non hanno la barba, ma possono portare delle folte basette, e i colori dei capelli variano dal bruno al nero. Raramente abbiamo visto casi di bambini hobbit biondi, e quando nascono arrivano come un ottimo presagio. Gli Hobbit diventano maturi quando compiono 33 anni, proprio per questo il trentatreesimo compleanno è molto importante per i giovani Hobbit, ma raggiungono l’età adulta intorno ai 50 anni; possono vivere fino all’età di 100 anni, anche se non sono rari quelli che arrivano a 110.
Altra particolarità è senza dubbio la potenza dei sensi della vista e dell’udito, oltre alla incredibile capacità di muoversi senza produrre il minimo rumore o nascondersi perfettamente tra la boscaglia.
Gli Hobbit, secondo i racconti di Tolkien, vivono nella Contea, regione situata nella Terra di Mezzo del mondo di Arda.
La Terra di Mezzo è una regione fantastica che fa da sfondo alle vicende de “Lo Hobbit” e de “Il signore degli anelli”, romanzi di J.R.R. Tolkien.
In particolare la Terra di Mezzo è un continente di Arda, un mondo che Tolkien immagina essere esistito veramente sul nostro pianeta ma… a un differente stadio della nostra immaginazione!
Continente che si perde tra leggenda e realtà, la Terra di Mezzo è stata a lungo contesa tra le forze del bene e del male, in una continua lotta al predominio tra orchi e draghi.
Il termine “Terra di mezzo” non è stato coniato da Tolkien. La parola, in maniera arcaica, compare nel Primo Inglese Moderno. Lo scrittore e linguista si imbattè infatti nella parola “middangeard”, ritrovata in un frammento appartenente ad un’opera in inglese antico.
Tolkien nomina per la prima volta gli Hobbit nel romanzo “Lo Hobbit“, per poi tornare ne “Il signore degli anelli“.
Gli Hobbit, stando alla descrizione fantasiosa dello scrittore, vivono in abitazioni scavate nelle colline.
Si tratta di una sorta di grotte costituite da più cunicoli e da finestre di forma tonda.
A seconda delle possibilità economiche della famiglia, ogni casa possiede caratteristiche diverse. Le dimore degli Hobbit più abbienti sono costituite da svariate finestre e tunnel collegati fra loro.
Le case dei più poveri, invece, spesso non hanno finestre e un numero inferiore di cunicoli mentre, i tetti, sono tutti coperti da zolle erbose.
V. Minutiello – S. Sarnataro 1^H