//#MajoranaDecameron#3^D-Aforismi napoletani

#MajoranaDecameron#3^D-Aforismi napoletani

di | 2020-04-28T01:18:03+02:00 27-4-2020 23:57|Alboscuole|0 Commenti
Di Lorenzo Mancini-3^D-

La donna è da sempre la maggiore protagonista delle poesie e canzoni napoletane. La figura femminile, viene rappresentata nella scena partenopea come una creatura angelica da amare e adorare, ma anche  come un diavolo da evitare. Assume quindi le sembianze di una creatura bella come una dea  ma al tempo stesso di un’incantatrice da cui bisogna mettersi in guardia. Di aforismi sulla donna ce ne sono molti, ma fra i tanti possiamo citare:

Nu buono marito fa ‘na bona mugliera” se il padre della famiglia si comporterà bene, avrà una brava moglie.
Na femmena fa ‘a casa e n’ata ‘a scassa” una donna fa una famiglia e un’altra la rovina seminando zizzania.
“Brutta brùuu, chi fùje chillu pittore ca te pittàje?”questa espressione si usa per prendere in giro una donna dall’aspetto brutto, ma dal carattere scherzoso.
“Carte e ffémmene fanno chello ca vonnoil significato letterale è che le carte da gioco e le donne fanno quello che vogliono.
“Chi tène appaùra nun se cocca cu ‘e ffémmene belle” è un’ esortazione per gli uomini più timidi. Chi è timido non conquisterà mai una bella donna.
 “A femmena è comme all’onna d’ ‘o mare: o te sulleva o t’affonnain questo caso il genio napoletano usa questa similitudine per paragonare le donne alle onde del mare. Sinteticamente la donna può farti godere o soffrire.
“A femmena pe’ l’ommo addivènta pazza, l’ommo p’ ‘a femmena addivènta fesso”. La donna impazzisce per l’uomo. L’uomo perde le sue capacità decisionali per la donna.
Na femmena e ‘na papera arrevutainona città  la donna, come una papera che starnazza, porta grande scompiglio.