Proverbi napoletani Il napoletano, più che un dialetto, è riconosciuto come una vera e propria lingua. L’avvento di numerosi popoli nella città di Napoli hanno determinato un “Meltin Pot” culturale, una commistione che si riflette anche nella storia dello stesso linguaggio e nei proverbi. Tra i proverbi napoletani più conosciuti troviamo:
- ‘A Madonna t’accumpagna”: con la quale si augura ai propri cari di essere sorvegliati e protetti dalla Madonna
- “Avimmo perduto Felippo e ‘o panaro”: la frase si riferisce a quelle sfortunate situazioni in cui più avvenimenti spiacevoli vanno a coincidere.
- L’amico è comme’ ‘o ‘mbrello quannno chiove nun o truove maje: l’amico è difficile da trovare nel momento del bisogno così come il parapioggia quando c’è il temporale.
- ‘A collera è fatta a cuoppo, chi s’ ‘a piglia schiatta ‘ncuorpo: il proverbio esprime bene la condizione dell’iroso, che prima scoppia e dopo si affloscia facendo del male anche a se stesso
- Chi chiagne fotte a chi ride: il proverbio si riferisce al fatto che chi piange sempre suscita pietà negli altri e ne riceve aiuto, mentre una persona che affronta i guai col sorriso e non chiede nulla agli altri, alle volte si trova in una posizione peggiore di chi non fa altro che lamentarsi .
- ‘E deritte moreno pe’ mmane d’ ‘e fessi: questo proverbio mette in guardia dall’accompagnarsi con gli stupidi, perché possono danneggiare anche persone intelligenti.
Di Martina De Spirito-3^D-