Partendo dal presupposto che l’articolo 3 della nostra Costituzione sancisce l’uguaglianza di dignità sociale, oggi giorno la scuola dovrebbe garantire un’adeguata istruzione a tutti noi ragazzi. Considerando il salto di generazione che separa la nostra scuola moderna dalla scuola del dopoguerra, è importante mettere in evidenza la geniale visione di scuola di Don Milani vissuta come vera passione educativa. Personalmente dopo aver aperto gli occhi sul concetto di scuola Barbiana, noto qualche differenza nel percorso scolastico da una scuola all’altra e sinceramente mi sono accorto che gran parte dei miei insegnanti coltivano l’insegnamento con grande passione e originalità. Mi rendo conto che una scuola piena di concetti e di nozioni senza creatività, spegne l’individuo e lo priva dall’imparare facendo; intendo dire che l’importanza di imparare appassionandosi vale molto di più di tanti concetti imparati e poi dimenticati nel tempo. La scuola è fatta di molti individui, ognuno con la propria condizione sociale, con la propria storia, con i propri pregi e difetti e non tener conto della storia, della provenienza, del punto di partenza di ognuno, rende la scuola piatta, iniqua e vuota. Sono convinto che facendo crescere in maniera equa tutti gli individui, rispettando ognuno nelle proprie diversità, ossia ciascuno con i propri tempi, spazi e modalità, rende prezioso e proficuo ogni momento. Tutti abbiamo da imparare da tutti, ognuno ha un contributo da dare piccolo o grande che sia e uno spunto da cui si può ricavare un’esperienza preziosa.
Molto spesso i lavori di gruppo che i professori ci esortano a fare, sono secondo me utilissimi perché cooperare permette di dare valore alle relazioni e quindi permette a noi studenti di fare meglio, insieme. Inoltre secondo il mio punto di vista l’insegnamento moderno non dovrebbe puntare solo a trasmettere il sapere dal classico testo scolastico, ma all’imparare da un’esperienza, da un articolo di giornale, dal confronto con gli altri che genera e trasmette passione, creatività e permette sicuramente a tutti i giovani di interessarsi e di appassionarsi, dando un senso al proprio futuro.
Tommaso Ariedi, 2^G