di Simone Crapanzano – Anche quest’anno è arrivata la Pasqua, una Pasqua un po’ diversa ed insolita rispetto agli anni passati,infatti sarà una festività da passare in casa. Ma che origini ha la Pasqua?
Dal punto di vista religioso,come scrivevo nell’articolo precedente,la nostra Pasqua ha origini ebraiche, infatti nella Pesach gli ebrei festeggiano la liberazione dalla schiavitù in Egitto, ma la Pasqua è anche la principale solennità del cristianesimo. Essa celebra,non la liberazione dalla schiavitù in Egitto, bensì la liberazione dalla morte, la risurrezione di Gesù Cristo, avvenuta, secondo le confessioni cristiane, nel terzo giorno dalla sua morte in croce, come narrato nei Vangeli sia canonici che apocrifi.
La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni religiose come la Quaresima e la Pentecoste.
Dal punto di vista laico, invece, per Pasqua, la tradizione ci suggerisce di regalare uova di cioccolato; prima dell’era consumistica si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita della vita, anche se questo aspetto è stato ripreso dall’ambito religioso.
In Italia sono molte le festività che celebrano la Pasqua come nella nostra Trapani e Marsala, dove famose sono le processioni dei Misteri.
Il famoso scoppio del carro con i fuochi d’artificio a Firenze,in cui l’arcivescovo accende dall’altare del Duomo un razzo a forma di colomba che percorre tutta la navata centrale della chiesa e raggiunge il carro e lo fa scoppiare.
In Abruzzo invece è usanza dei contadini durante la Pasqua aggiungere acqua benedetta nel cibo .L’acqua benedetta si usa anche in Venezia Giulia, dove se ne beve mezzo bicchiere a digiuno, prima di mangiare due uova sode e una focaccia innaffiata con vino bianco.
Un altro simbolo utilizzato durante il periodo pasquale è il fuoco, in particolare in provincia di Rimini, dove vengono accesi dei falò la sera della vigilia, mentre nelle campagne della provincia autonoma di Bolzano si porta il fuoco benedetto.
Non mi resta che augurarvi una buona Pasqua che possa farci risorgere da questo nostro periodo e ricordate che restare lontani oggi ci permetterà di abbracciarci più forte domani.
E una Santa Pasqua a tutti i lettori di “ OCCHIO DI FALCO” anche da parte della nostra redazione.