//LANCIO DI BOMBE CHIMICHE IN SIRIA   

LANCIO DI BOMBE CHIMICHE IN SIRIA   

di | 2018-05-09T22:05:50+02:00 8-5-2018 23:53|Alboscuole|0 Commenti
di ROBERTA PISANI (IV A AFM) – A una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, il presidente dell’America, Donald Trump, insieme alla Gran Bretagna e alla Francia, ha deciso di effettuare dei bombardamenti in Siria. Su Twitter, il capo della Casa Bianca ha manifestato soddisfazione rilasciando questa dichiarazione: “Un attacco perfettamente eseguito. Grazie alla Francia e al Regno Unito per la loro saggezza e la potenza dei loro eserciti. Non avremmo potuto avere un risultato migliore. Missione compiuta!”. Il loro obiettivo era quello di distruggere il popolo siriano, lanciando armi chimiche. Inoltre esalta la potenza USA manifestando il suo orgoglio sulle forze armate americane. Il presidente siriano Bashar al Assad ha dichiarato che gli attacchi aumentano la determinazione di distruggere il terrorismo in ogni angolo della Siria e ha aggiunto che il suo Paese non si lascerà intimidire dai raid della notte scorsa perché il popolo siriano è determinato nel continuare a combattere. La Russia condanna l’aggressione armata occidentale contro la Siria, perchè secondo Mosca hanno violato il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. L’attacco su Damasco: i giornalisti accreditati in Siria e la tv siriana hanno confermato che erano in corso degli attacchi e che le esplosioni si sono sentite anche nei dintorni della capitale siriana. Credono che Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna abbiano utilizzato anche missili da crociera lanciati da navi oppure da sommergili. Il governo francese su Twitter ha ripreso gli aerei Rafale in decollo per l’operazione in Siria, mentre 4 Tornado britannici hanno messo a segno l’operazione contro una installazione vicino Homs. A poche ore dall’attacco, sono arrivate le reazioni degli altri Paesi. In Italia, il premier Paolo Gentiloni è stato tenuto al corrente della situazione. Ha precisato il presidente del Consiglio, che è un’azione mirata a colpire e che non deve essere l’inizio di un’escalation. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato che la Germania sostiene l’attacco e all’uso di armi chimiche, però ha comunque precisato che il Paese non prenderà parte alle azioni militari. Il Belgio condanna con forza l’uso di armi chimiche in Siria. La Turchia era stata informata in precedenza dell’attacco che Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, avrebbero condotto sulla Siria. Il presidente Erdogan ha definito “giusta”, l’offensiva militare perché secondo il suo parere, chi ha commesso certi crimini deve pagare. “È inaccettabile che vengano utilizzate armi chimiche su civili indifesi”, ha dichiarato. Dalla Cina arriva l’invito a risolvere la questione in Siria. Il governo cinese si oppone sempre all’uso della forza nelle relazioni internazionali e invoca il rispetto della sovranità, dell’indipendenza e della integrità territoriale di tutti i Paesi. L’attacco non è stato condiviso dal leader britannico Jeremy Corbyn, il quale accusa la Gran Bretagna che avrebbe dovuto assumere un ruolo di leadership per non seguire le istruzioni di Trump. Inoltre ha dichiarato che le bombe non portano pace e non salvano vite.