Villorba, 30 marzo 2020
Cari compagni e professori,
E’ dal 21 febbraio che non ci vediamo, che strano.
Noi oggi siamo rinchiusi nelle nostre case facendo i compiti, giocando e muovendoci tra cucina, camera, soggiorno e bagno e per chi è più fortunato anche in giardino.
E’ da più di un mese che non facciamo altro e io sinceramente non ce la faccio davvero più, sto perdendo la percezione del tempo.
Vi vorrei incontrare tutti, anzi se potessi ritornerei alla vita normale.
Mi manca lo stare con i nonni e divertirmi insieme a loro imparando cose nuove che nel futuro mi serviranno; giocare e divertirmi con i miei amici, stare insieme con loro vedendoci faccia a faccia; andare a scuola e essere felici di stare con tante persone; provare ancora quella sensazione “panico misto dubbio”: “…ma nell’ora dopo ci sarà un interrogazione o una verifica a sorpresa?”; uscire a correre con la bici e divertirmi al parco; andare a nuoto e chiacchierare con le mie amiche e ballare hip hop scatenandomi; mangiare una pizza in compagnia o con i miei genitori e mia sorella in qualche locale rumoroso; fare feste mozzafiato con la musica e ballare; andare a fare delle passeggiate per Treviso o semplicemente andare a prendere il pane a piedi.
Insomma mi manca tutto!
Inoltre sono un po’ triste perché faccio parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che dura solo 2 anni, e per questo stato di emergenza non abbiamo fatto nessun incontro per mettere in pratica tutte le attività che noi ragazzi avevamo in programma e che sicuramente non riusciremo a fare.
Però da questa situazione ci sono anche dei lati positivi.
Stiamo dando un valore diverso a tante cose.
Fino a un mese fa non pensavamo che a noi e mai agli altri … ora invece pensiamo anche all’intera umanità.
Ci mancano tutte quelle cose che davamo per scontate e che ora invece hanno un grande valore e forse un domani staremo più attenti alle piccole cose, ai piccoli gesti.
Gli apparecchi elettronici poi, in questo periodo ci aiutano molto. Prima usavano i cellulari per messaggiarci ora invece oltre che a parlarci facciamo le videochiamate per vederci.
Per fortuna esistono queste tecnologia e il loro uso ora diventa più responsabile.
Questa situazione ci cambierà molto, diventeremo più grandi nel modo di pensare e nel modo di agire. Mio papà mi ripete sempre che “… questo momento storico ci farà crescere, ci farà diventare più adulti ma non dobbiamo perdere quello spirito spensierato della nostra età che ci rende unici”.
Giorgia Biral, 1^G