di Diego Zagari-
In questi giorni di grave emergenza sanitaria tutti abbiamo rallentato il nostro ritmo di vita e ci stiamo soffermando a riflettere, cosa che prima raramente facevamo. Andavamo sempre di fretta, ma dove? Quasi non lo sapevamo. Col passare dei giorni me ne sono accorto anche io.
Questo è un periodo molto difficile della nostra vita personale e sociale che dobbiamo affrontare tutti con la consapevolezza del rischio che corriamo ma anche con coraggio e speranza.
E ci capita spesso di essere molto nervosi perché non possiamo più uscire e incontrarci con gli amici, ma bisogna pensare che ci sono persone ammalate che stanno morendo, persone che vivono alla giornata e senza lavoro non hanno neanche i soldi per fare la spesa.
Sì, in questi giorni mi sono potuto soffermare su molte cose.
Per fortuna io riesco a vedere la luce nell’oscurità e in questo periodo ho trascorso gran parte del tempo con i miei genitori, cosa che mi rallegra molto.
Inoltre, essendo molte attività ferme, il pianeta si sta riprendendo dall’inquinamento, persino le acque di Venezia sono finalmente limpide.
Con tutto il silenzio che si è creato, riesco a sentire da casa mia il cinguettare degli uccelli.
Inoltre si è manifestata la solidarietà di alcuni stati verso l’Italia e l’acqua delle cascate del Niagara, il Burj Khalifa a Dubai, il municipio di Sarajevo e tanti altri luoghi portano il tricolore in segno di sostegno al nostro paese. C’è anche l’aiuto economico di calciatori, politici, medici e anche del papa che, unendo le risorse, stanno finanziando le ricerche scientifiche contro il coronavirus.
Mi sono convinto che, anche in mezzo alle difficoltà più gravi, si possono trovare un’opportunità e una speranza. Ho capito che la forza di andare avanti viene dall’essere tutti sempre più uniti.