di RAUL CASOTTI (2G Informatica) – Voglio iniziare questa mia riflessione con un numero che e’ 470.000. Chi legge questo numero si chiedera’: ma cosa e’ il numero degli abitanti di qualche piccola citta’? No ! Le coordinate gps della siria? No ! Purtroppo e’ il numero di morti della popolazione siriana dal 2011, da quando sono iniziate le sommosse popolari contro il regime di Bassar al Assad.
Ogni volta che in televisione sento parlare della Siria e’ solo per orrore e morte per i tanti bombardamenti che si abbattono sulle citta’. Tutti bombardano la Siria come se fosse un tiro a bersaglio!
Eppure questa nazione vanta un patrimonio di bellissimi monumenti che, purtroppo, sono stati distrutti dai bombardamenti.
In questo paese arabo c’e’ gente che soffre, gente che muore di fame, bambini e donne che non sanno dove scappare, vittime di una trappola mortale che non da’ scampo. La morte arriva dal cielo, dalla terra e dal mare che risucchia piccoli naufraghi, donne e persone anziane, ovvero i piu’ deboli!
Quando si fermera’ questo orrore?
Mi scuso con chi legge questo articolo per le immagini crude che ho utilizzato, ma lo scopo di questo lavoro è proprio scuotere la sensibilita’ delle persone.
Io non dimentichero’ mai Aylan, il bambino siriano morto sulla spiaggia! Io ho sempre creduto che la spiaggia e il mare fossero un luogo di divertimento per i bambini e non un posto dove morire. Spero solo che questo piccolo bambino siriano adesso si trovi in un mondo migliore.
La mia riflessione su tutto questo e’ che, mentre noi siamo qui a crogiolarci con i nostri cellulari, a divertirci con i nostri computer, a consumare i nostri tre succulenti pasti al giorno, li’ a 4 ore di aereo dal nostro paese tanti nostri coetanei muoiono di fame sotto le bombe. A me dispiace pubblicare queste immagini , pero ciò ha lo scopo di far capire anche ai miei coetanei cosa succede veramente lì. La mia speranza e’ che, in tempi brevi, noi abitanti del globo terrestre, potremmo vivere in PACE TUTTI in una societa’ migliore, priva di questi orrori.