di Vallone Raffaele. – Il DPC è stato emanato dal Premier Giuseppe Conte sentito il parere del Ministro della Salute Speranza prevede delle nuove misure restrittive per il Veneto, la Lombardia, e otto Province delle Regioni: Marche, Emilia Romagna, Piemonte, per controllare la diffusione del contagio del Codiv – 19 e diffuso attraverso una nota di Palazzo Chigi.
Le nuove restrizioni, simili ai coprifuoco e a remote misure di controllo coatto che ricordano il passato bellico, mirano a limitare la circolazione delle persone con assoluto divieto d’ingresso e di uscita dalle Province che sono indicate come ‘Zona Rossa’, sono in vigore a partire da oggi domenica 8 marzo.
Il decreto prevede anche la sospensione di eventi pubblici e privati e di evitare assolutamente i luoghi affollati. Per tali motivi è stata disposta la chiusura di Musei, Teatri, Palestre, Piscine ed è stato avviato anche lo stop ai Concorsi Pubblici ma con l’esclusione del personale sanitario. In più è stata disposta la sospensione dei matrimoni e dei funerali.
Queste restrizioni sono in vigore da oggi fino al 3 aprile 2020 le quali impongono di uscire o entrare, per la regione Veneto, dalle Province di Venezia, Padova e Treviso e ‘lo si potrà fare solo per gravi e indifferibili motivi’. Chi dovesse violare tali disposizioni sarà punito con l’arresto fino a tre mesi e con il pagamento di una multa fino a 206€.
Per i Bar e i Ristoranti è stato fissato l’orario di apertura dalle ore 06:00 alle ore 18:00 ma dovranno far mantenere la distanza tra i clienti di almeno 1 metro.
Le riunioni di lavoro sono rinviate e nei vari settori dovrà essere privilegiato lo smart working.
Tutte le Scuole di ogni ordine e grado, per le quali è già stato emanato un decreto che l’anno scolastico non sarà invalidato anche se non saranno effettuati i 200 giorni previsti, continueranno a prolungare la chiusura e attivare la didattica a distanza; sono state anche sospese, fino a tale data, le visite guidate e i viaggi d’istruzione fino a nuove disposizioni.
Per concludere, ecco la mia esperienza personale vivendo a Padova, dove da giorni già sono state adottate alcune misure per garantire la sicurezza di coloro che vi si reca consistenti nella limitazione della distanza di sicurezza di 1,82 metri nelle Farmacie dove tutti gli operatori sono muniti di mascherina e guanti, nei Supermercati e sulle linee dei Bus cittadini nei quali sono stati installati dei distributori contenenti detergenti per le mani per essere utilizzati dai clienti al momento dell’entrata. Così anche negli Uffici Postali dove si prende il numero al momento di arrivo e ci si deve mettere alla distanza di almeno 1 metro uno dall’altro della fila e disponendosi fuori dall’ufficio stesso.