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Panico CORONAVIRUS

di | 2020-02-29T13:23:32+01:00 29-2-2020 13:23|Alboscuole|0 Commenti
Nell’ultima settimana non si fa altro che parlare di Coronavirus, di contagi, di chi è risultato positivo e chi è negativo, di chi è ricoverato e di chi, purtroppo, è morto. I giornali ne hanno parlato così tanto che tra la gente si è creato un po’ di panico e tutti hanno acquistato mascherine, disinfettanti e, soprattutto, si è creata una nuova forma di razzismo nei confronti di chi viene dalle zone dove il virus si è maggiormente manifestato. Vista la situazione, abbiamo pensato di  informarci per non farci spaventare inutilmente e per capire di cosa si tratta, come evitarlo e quanto è pericoloso. Coronaviruses 004 lores.jpg I coronavirus sono un genere di virus a RNA che fanno parte della sottofamiglia Orthocoronavirinae, della famiglia Coronaviridae. Si tratta di un tipo di virus dotato di una ghirlanda o aureola, visibile al microscopio elettronico, e che presenta una serie di grandi proiezioni superficiali bulbose che creano un’immagine che ricorda una corona reale o della corona solare. Questa morfologia è dovuta alle proteine che popolano la superficie del virus e che gli permettono di accumularsi negli organi dell’ospite. I coronavirus sono responsabili di patologie nei mammiferi e negli uccelli, alcuni causano diarrea nelle mucche e nei suini e di malattie respiratorie delle vie superiori nei polli. Nell’uomo, provocano infezioni respiratorie, spesso lieve come il raffreddore comune, ma in rari casi potenzialmente letali come polmoniti e bronchiti. I coronavirus sono stati responsabili delle gravi epidemie di SARS del novembre 2002, di quella della MERS del 2012 e della polmonite di Wuhan negli ultimi mesi. Si presuppone che questo virus é nato in Cina, inizialmente si diceva che il coronavirus sia nato o dal cibo perché loro mangiano pipistrelli, serpenti ecc… o da qualche laboratorio scientifico, cioé l’hanno creato essi stessi durante sperimentazioni. Il coronavirus di cui si parla nell’ultima settimana, secondo gli ultimi dati, ha causato:
  • 650 casi di contagio e 17 morti in Italia
  • truffe legate alle vendita di mascherine e gel disinfettante
  • positività in molte regioni italiane come la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, la Friuli, il Piemonte, la Campania, la Puglia, Umbria, Trentino.
  • contagi in paesi europei come Germania, Etonia e Danimarca
  • In Cina 2800 contagiati
  • in Usa 15 casi di contagio
  • Due morti in Francia per coronavirus
  • Presidente Lombardia Fontana in auto-isolamento
  • Primo caso in Olanda, un uomo che era stato in Lombardia
  • Primo caso di contagio a San Marino: è un 88enne che era in ospedale il 25La trasmissione dei coronavirus tra umani avviene principalmente attraverso le goccioline respiratorie emesse da un individuo infetto mediante tosse o starnuti che, successivamente, vengono inalate da un soggetto sano che si trovi nelle vicinanze. Non è chiaro se sia possibile infettarsi anche dopo aver toccato superfici od oggetti ove sia presente il virus e portando successivamente le mani verso la propria bocca o verso il naso o gli occhi.Sebbene i virus respiratori siano trasmissibili solitamente quando il soggetto malato presenta anche i sintomi, sembrerebbe che il coronavirus possa diffondersi anche in occasione di un contatto ravvicinato con un paziente che non presenta sintomi. Per ripararsi dal CORONAVIRUS è importante che coloro che sono stati contagiati usino la propria mascherina, la più consigliata è la FFP3 e disinfettarsi le mani con Amuchina, prodotti che negli ultimi giorni hanno raggiunto prezzi esagerati.
Risultato immagini per mascherina ffp3 Ma come si deve mettere e, allo stesso modo, come si deve togliere la mascherina? Le procedure corrette ci vengono indicate dal Ministero della Salute. Prima di indossarla, bisogna obbligatoriamente lavare le mani con acqua e sapone o altrimenti con una soluzione alcolica. Quindi serve assicurarsi di coprire perfettamente bocca e naso con la mascherina stessa, avendo certezza che aderisca correttamente al volto. Tra i consigli, gli esperti spiegano che quando la mascherina diventa umida, va sostituita con una nuova e non deve essere più riutilizzata, specie considerando il fatto che si tratta di maschere mono-uso. Per toglierla, infine, occorre prenderla dall’elastico senza toccare la parte anteriore della mascherina, inserirla subito in un sacchetto chiuso e lavarsi ulteriormente le mani. I coronavirus sono stati scoperti negli anni sessanta dalle cavità nasali dei pazienti con raffreddore comune. Questi virus furono successivamente chiamati Human Coronavirus 229E (HCoV-229E) e Human Coronavirus OC43 (HCoV-OC43). Sono stati identificati altri due membri di questa famiglia (Human Coronavirus NL63 (HCoV-NL63) nel 2004 e Human Coronavirus HKU1 (HCoV-HKU1) nel 2005) e sono stati coinvolti in infezioni del tratto respiratorio più gravi. Il 31 dicembre 2019 è stato segnalato un nuovo ceppo di questo virus a Wuhan, in Cina, anche se in effetti pare si siano verificati casi già nei mesi di ottobre e novembre. Il ceppo di Wuhan è stato identificato come un nuovo ceppo di β-CoV dal Gruppo 2B con una somiglianza genetica del 70% circa rispetto al SARS-CoV. Il nuovo ceppo, di conseguenza, è stato nominato SARS-CoV-2. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’attesa di un vaccino, ha raccomandato a rispettare le indicazioni date, mentre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto: “La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni”. Matterella ha poi ringraziato chi è in prima linea. “In questo giorno dedicato alle malattie rare – ha detto – dobbiamo sentire il dovere di ringraziare chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il pericolo del coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle Forze Armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea”. Lucia Pia Sarto & Anna Rinaldi