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La prima Rivoluzione industriale

di | 2020-02-21T20:41:23+01:00 21-2-2020 20:40|Alboscuole|0 Commenti

La prima rivoluzione industriale fu il passaggio dal lavoro artigianale alla manifattura e si ha in Gran Bretagna a partire dalla fine del XVIII secolo in concomitanza con due innovazioni tecnologiche: la filatrice meccanica di James Hargraves e brevettata nel 1770, e l’invenzione della macchina a vapore, dovuta allo scozzese James Watt e brevettata nel 1775.

Le zone inizialmente interessate sono prevalentemente inglesi, con diffusione nel Galles del nord e nelle lowlands della Scozia centrale; i settori trainanti sono dapprima quello tessile , poi anche quello siderurgico.

Come fonte d’energia comincia a essere utilizzato il carbone, che va a poco a poco sostituendo le fonti tradizionali (acqua e legna), mentre le principali materie prime impiegate sono il cotone e la lana, nell’industria tessile, e il ferro, nell’industria meccanica

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Nel giro di alcuni decenni la rivoluzione industriale sbarca in Europa continentale e in Nord America localizzandosi perlopiù in prossimità dei bacini carboniferi.

La progressiva meccanizzazione aumenta rapidamente la produzione, generando una domanda di nuovi mezzi di comunicazione per raggiungere i mercati  dove vendere la merce. Nascono così le prime ferrovie (la Liverpool-Manchester è completata nel 1830) e la navigazione a vapore che danno il via a un nuovo ciclo di trasformazioni nel campo dei trasporti e delle telecomunicazioni, che, a sua volta, stimola lo sviluppo delle industrie di produzione di beni quali binari, materiali ferroviari, cantieri navali, cavi di rame ecc…

Per un processo a cascata, rivoluzione industriale e rivoluzione dei mezzi di comunicazione si cumulano ad altre tre rivoluzioni: quella agraria, quella demografica e quella urbana. In agricoltura le rese dei terreni aumentano enormemente in seguito all’uso dell’aratro di ferro a ruote, che consente una migliore lavorazione dei suoli, e delle piante foraggiere, che permettono d’integrare l’allevamento, fonte di concime.

Le nuove disponibilità alimentari incidono, sull’aumento della popolazione mondiale  che raggiunge il miliardo di abitanti intorno alla metà dell’800.

Sempre intorno a metà del XIX secolo avviene il passaggio dalla manifattura alla grande industria, i cui processi produttivi, basati sulle macchine e sulla divisione del lavoro, favoriscono l’impiego di manodopera generica. Di pari passo aumenta l’inurbamento nelle città come Londra, New York o Parigi, attratti dall’aspettativa di migliori opportunità di lavoro e condizioni di vita.

L’apparizione della fabbrica e della macchina modifica i rapporti fra i settori produttivi. Nacque così la classe operaia che ricevette, in cambio del proprio lavoro e del tempo messo a disposizione per il lavoro in fabbrica, un salario.

Nacque anche il capitalista industriale, imprenditore proprietario della fabbrica e dei mezzi di produzione, che mira a incrementare il profitto della propria attività.

Secondo il materialismo dialettico, è attraverso la rivoluzione industriale che è avvenuta l’affermazione del capitalismo negli aspetti economici, a discapito della struttura sociale preesistente e, attraverso le rivoluzioni francese ed americana, politicamente con l’affermazione della borghesia come classe dominante a discapito del predominio di quella nobiliare.

Spesso si distingue fra prima e seconda rivoluzione industriale.

La prima interessò prevalentemente il settore tessile-metallurgico con l’introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore nella seconda metà del ‘700.

La seconda rivoluzione industriale viene fatta convenzionalmente partire dal 1870 con l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio. Talvolta ci si riferisce agli effetti dell’introduzione massiccia dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell’informatica nell’industria come alla terza rivoluzione industriale, che viene fatta partire dal 1970.

La rivoluzione industriale comportò una profonda ed irreversibile trasformazione che parte dal sistema produttivo fino a coinvolgere il sistema economico nel suo insieme e l’intero sistema sociale.

F. Gammarota- F. Savino- L. Sarto- G. Verroia 2^I Risultato immagini per prima rivoluzione industriale