di Magnani Luca – IIA   Giorni di tensione per il temuto virus proveniente dalla Cina detto “Coronavirus”. Inevitabile non essere al corrente di questa notizia diffusa da tutti i media, che hanno allarmato tutto il mondo. A causare questa epidemia ci sono delle ipotesi non ancora certe, ma sono le più probabili: -un liquido presente nei pipistrelli proveniente dal mercato di Wuhan – il veleno di un serpente iniettato nell’ uomo con un morso; – creata in un laboratorio militare come arma biologica. I casi di morte constatati finora sono circa 400, più della “Sars”, e i casi di contagio sono circa 30.000. Per evitare che il numero aumenti sono stati installati sistemi thermoscanner per la misurazione della temperatura corporea in tutti gli aeroporti europei, sono stati cancellati tutti i voli da e verso la Cina, dove è stato dichiarato un vero e proprio stato di emergenza tanto che si raccomanda di non uscire di casa o almeno lo stretto necessario, ma con protezioni adeguate come mascherine e disinfettante per le mani. Purtroppo non ci sono casi soli in Cina, ma sono stati constatati in tutto il mondo e in Italia al momento sono stati riconosciuti due casi di cinesi rientrati dal proprio paese e che ora sono ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma. Tra il 2-3 febbraio alcuni ricercatori italiani hanno isolato il bacillo del virus, prima tappa per creare il vaccino e una cura verso le persone. In questi giorni l’epidemia sta dimostrando che un virus può fermare l’economia e non solo in tutto il mondo.