Di Maria Antonietta Di Nicola – classe II sez. D
Mercoledì 5 febbraio con i compagni della mia classe, ho assistito ad una rappresentazione teatrale molto bella e significativa dal titolo “Ha segnato Maradona” nell’auditorium “C. Sinisi” della scuola “Vaccina”.
La vicenda trattava di due bambini del quartiere “Scampia” di Napoli, che per inseguire il loro sogno di divenire calciatori di successo come il grande Maradona, si ritrovarono a fare da pali ad un boss della mafia di nome Mario. Minuccio, uno dei due, mentre disputavano una delle loro solite partite, stava compiendo un’azione da record e non poteva fermarsi per urlare “Ha segnato Maradona” all’ arrivo della polizia, come gli era stato ordinato dal boss, così alla fine della partita, viene mandato via dal campetto per sempre. L’altro compagno, Rino, invece rimarrà al fianco del boss per il resto dei suoi giorni, fino a quando, durante una rapina, per un errore banale viene accusato di non avere fatto bene il suo lavoro, pertanto viene ammazzato con molteplici colpi di pistola alla testa.
Durante lo spettacolo ci sono state due scene che mi hanno colpito più delle altre: la prima è stata quella in cui dalle casse presenti nell’auditorium della mia scuola, ho udito alcune notizie giornalistiche che elencavano molti morti a causa della mafia, la maggior parte erano bambini piccoli, innocenti.
La seconda scena che mi ha colpito maggiormente è stata quella in cui Minuccio si rende conto, dopo essersi incontrato a distanza di molti anni con l’amico Rino, che essere stato eliminato prima, da piccolo, non era stato poi così male come credeva in passato. Minuccio, che era entrato nel mondo del lavoro e aveva messo su una bella famiglia, riflette sul fatto che se tutto ciò non fosse accaduto, anche lui sarebbe morto come Rino per un futile errore.
Il messaggio che gli attori mi hanno trasmesso è molto importante ovvero quello che non bisogna mai fidarsi di nessuno anche se ciò serve per inseguire il sogno più grande della propria vita.
Ringrazio come sempre la mia scuola, la Compagnia teatrale e tutti coloro che promuovono la visione di questi spettacoli che offrono spunti di riflessione di una certa importanza soprattutto alla mia età.