Di redazione
Si è svolto ieri, presso l’auditorium “Ciro Sinisi” della scuola Vaccina di Andria, un incontro con il professore Giuseppe Brescia, avente come tema gli archetipi di Leonardo da Vinci.
Un momento, introdotto dalla dirigente Dell’istituto scolastico, Fracesca Attimonelli, di intensa riflessione e analisi di opere d’arte di Leonardo e di altri artisti più contemporanei come Paul Klee, che ha permesso al pubblico presente di soffermarsi, da un punto di vista ermeneutico, sul “sorriso” quale espressione non solo di gioia, ma “espressione della serena tranquillità di chi domina con la ragione” (P.Adorno). Il sorriso quindi come filo conduttore tra opere come “Sant’Anna, la Madonna e il bambino con agnello” del 1510; la celebre “ Dama con l’ermellino”, o la scultura del San Girolamo attribuite a Leonardo. Un sorriso che può essere sia rappresentativo dell’unione tra uomo e natura, come emerge dal sorriso di Monna Lisa – un sorriso che compendia “Il trascolorare delle esperienze e delle percezioni” – , ma che può anche indicare, se si prende in considerazione il San Girolamo, il “compiaciuto raggiungimento della conoscenza delle verità eterne” (Marco Bona Castellotti). Leonardo quindi “si colloca al vertice della sintesi piena delle inflessioni estetiche del sorriso, come il culmine della scienza universale e della raggiunta consapevolezza di averne attinto la cifra globale, il nesso cosmico tra le varie forme di natura organica e vivente e tra natura e spirito”
Con la sua intensa Lectio, il professore e filosofo Brescia ha fatto sì che si squarciasse, per un breve attimo, il velo che avvolge l’arte, lasciando intravedere la fitta e densa costruzione di senso che sottende alcune delle opere rendendole universali.