Classi 2A-2B SSPG Il 13 Novembre 2019, nella nostra scuola è venuta a visitarci la protezione civile Pubblica Assistenza Città di Angri (SA) con lo slogan “Io non rischio”, da lì, la nostra curiosità ci ha spinto a scrivere tramite le loro informazioni questa relazione.
C’ hanno spiegato:
-Che cos’ è il terremoto?
I terremoti detti anche sismi a scosse telluriche sono vibrazioni o assestamenti improvvisi della crosta terrestre, provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Lo spostamento dei 2 blocchi provoca vibrazioni in tutta l’area circostante che si propagano sottoforma di onde sismiche. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica, che liberano energia in una zona interna della terra chiamata ipocentro localizzato al di sopra di rotture dette faglie. Poi le onde sismiche si propagano in tutte le zone dell’ipocentro e arrivano in un luogo chiamato epicentro.
-Quali sono le conseguenze?
Le conseguenze del terremoto e la percezione di un terremoto dipendono, oltre che dalla sua intensità, dalla profondità dell’epicentro nonché dal relativo suolo. Su un terreno morbido (ad esempio sedimenti o suolo sabbioso) i terremoti vengono percepiti molto di più rispetto a un suolo roccioso. Il fondo locale comporta delle conseguenze anche sulle tipologie di danni: nelle valli riempite con sedimenti, le onde sismiche presentano un’intensità 10 volte superiore rispetto ai substrati rocciosi, provocando di conseguenza anche danni più ingenti. In generale vale la regola: tanto più solido sarà il suolo di un edificio, quanto minori saranno i danni causati.
-Avvenimenti accaduti
Nel lontano 22 Novembre 1980, erano le 19:35 di domenica e un’onda sismica (di 6.5 a 6.8) scosse la città di Angri. I soccorsi arrivati in ritardo vedevano persone sotto le macerie. Gente ancor viva non aveva dove alloggiare e quindi si riparava, ma non fu servito a niente. Ci furono 9 morti ad Angri dove si staccò il lato anteriore della chiesa Santa Maria delle Grazie. Nel quartiere Ave Maria, una signora aveva il figlio di tre mesi in braccio, ma per scappare passarono per il cancello che gli cadde addosso. Precisamente il terremoto fu generato nella città di Salerno e ci fu il 74% di danneggiamento. In memoria di questo terremoto gli angresi crearono il quotidiano “Angri 80”, un giornale per non dimenticare tutte quelle persone e tutte quelle famiglie distrutte e consumate dalla loro terra. Come difendersi?
Sei in un luogo chiuso:
mettiti nel vano di una porta inserita in
un muro portante, oppure riparati
sotto ad un letto o un tavolo resistente; non
precipitarti fuori ma attendi la fine della scossa
Se sei all’ aperto:
allontanati dagli edifici, alberi, lampioni e
linee elettriche, potresti essere colpito da:
vasi, tegole e altri materiali che cadono.
Eventuali soccorsi
In caso di gravi danni, da parte del terremoto, abbiamo anche eventuali soccorsi, i quali ci possano aiutare nei casi gravi della situazione, come per esempio: l’ambulanza, la protezione civile, pompieri e altri svariati soccorsi.
Eventuali tipi di terremoto
I TIPI DI TERREMOTO
I Terremoti si possono classificare in vari tipi, in base al loro epicentro.
Essi si dividono in:
• Tettonici;
• Vulcanici;
• Da crollo;
• Artificiali;
TERREMOTI TETTONICI
I terremoti tettonici sono quelli che abbiamo più frequentemente, infatti sono originati dai movimenti lunghe le faglie.
La faglia è una spaccatura che avviene nella roccia e che provoca i movimenti del terreno. Ci sono vari tipi di faglie e sono: trascorrente, diretta e inversa.
TERREMOTI VULCANICI
I terremoti vulcanici sono quelli frequenti soprattutto nelle zone vulcaniche, per esempio nelle zone dell’Etna in Sicilia.
Essi sono dovuti all’attività del magma nel sottosuolo o nel camino vulcanico.
TERREMOTI DA CROLLO
I terremoti da crollo sono originati da frane di montagne, grotte, ecc…soprattutto in zone pericolanti.
TERREMOTI ARTIFICIALI
I terremoti artificiali sono quelli generati dall’uomo, per esempio quelli causati dalle bombe durante le guerre.
I terremoti in base alla profondità dell’ipocentro si classificano in superficiali (0-70 km di profondità), intermedi (70-300 Km di profondità), profondi (300-720 Km di profondità).
MAREMOTO:
Se il movimento tettonico si trova sotto il livello del mare si genera il maremoto.
A cura di:
Marta Celentano
Biagio De Prisco
Giovanna De Prisco
Oreste Montoro
Cristian Santitoro
Ruben Bindo
Chiara Russo