di Denise Rossi Classe 3^ A . – Era la sera del 3 settembre 2016. Era una serata tranquilla, i miei genitori erano fuori città per questioni lavorative e io ero a casa con una certa Sofia, amica di mia madre.
Avevamo giocato assieme ad un gioco inventato da lei, non ricordo bene il nome, consisteva solo nel creare una bambolina di pezza. Mi sembrava un gioco normale, anche se avevo solo 10 anni qualcosa nella mia mente mi diceva di non farlo.
Avevo sempre avuto paura delle bambole, ma non volevo essere una fifona, così avevamo iniziato a giocare.
Verso le 22.00 avevamo finito e siamo andate a letto. Sofia dormiva in salotto . Alle 23.30 avevo visto Sofia che aveva preso le bamboline e le aveva rinchiuse in una scatola, non mi ero soffermata molto su quel dettaglio, pensavo solo che voleva farle vedere ai miei genitori. Così ero tornata a dormire, ma non ci riuscivo. Non capivo il perché, infondo ero stata altre volte a casa da sola; ma quella notte non era come le altre… me lo sentivo!
Verso le 00:30 avevo iniziato a sentire dei passi che venivano dal corridoio, pensavo che Sofia era andata in bagno, perciò mi ero girata dall’altra parte del letto … volevo solo dormire!
Dopo vari minuti sentivo ancora i passi che attraversavano il corridoio … infondo il corridoio non era così lungo… perciò mi ero decisa ad andare a vedere se Sofia aveva bisogno di qualcosa.
Appena avevo varcato la porta il rumore dei passi era scomparso e Sofia stava beatamente dormendo in sala. …Non capivo! …
Ero tornata a letto pensando che magari ero io che sentivo delle cose che in realtà non c’erano. Appena mi ero sdraiata sotto le coperte il rumore era riapparso più forte di prima. Non volevo tornare di là, così avevo messo la testa sotto il cuscino per non sentirli.
Dopo molto ero riuscita ad addormentarmi!… Alle 07:00 del giorno successivo mi ero alzata con i capogiri per la nottata in bianco. Non volevo raccontare niente a Sofia, non mi fidavo di lei … qualcosa in lei mi faceva paura.
La giornata passò velocemente e tutto era tranquillo, fino a quando non era arrivata sera!
Sofia era corsa in bagno ed aveva iniziato ad urlare cose a caso in lingue che non capivo. Ciò era andato avanti per 20 minuti!
Quando era uscita era pallida in viso e il suo corpo era pieno di tagli! Volevo capire, così ero entrata in bagno subito dopo di lei, non c’era niente di strano se non le due bamboline di pezza create da noi.
Erano diverse da come me le ricordavo. Una delle due aveva un taglio profondo che le percorreva la schiena, era quella di Sofia.
Non avevo dubbi: qualcosa di inquietante e potente aveva preso l’anima di Sofia e secondo me veniva dalla bambolina