La violenza contro le donne non è monopolio degli uomini rudi, incivili, ignoranti, maneschi e anti-sociali. Ma la violenza riguarda pure uomini colti, eleganti, di successo, progressisti e ugualitari. Secondo un recente rapporto dell’OMS l’abuso fisico e sessuale è un problema sociale che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo. La cosa più preoccupante è che molte persone attribuiscano la colpa alle donne in quanto ritengono che l’abbigliamento di queste ultime possa provocare stupri. Ciò che lascia noi donne ancora più stupite sono le percentuali rilevate dall’ISTAT a livello nazionale. Molto preoccupanti, in particolare, quelle relative alla Regione in cui viviamo: il 17,9% degli uomini campani, infatti, dice di essere “abbastanza d’accordo” sull’affermazione che «le donne possono provocare con il loro modo di vestire la violenza sessuale»; “molto d’accordo” con questa opinione è, poi, il 10,8%. Ancora peggio è quanto viene avvertito dalle donne campane: il 19,5%, infatti, si dice “abbastanza d’accordo” sulle violenze indotte dal modo di vestire; il 10,1 delle donne si dichiara addirittura “molto d’accordo” con questa opinione. In Campania il 23,25% degli intervistati — in una fascia di età che va dai 18 ai 74 anni — ritiene che controllare la propria fidanzata, sul cellulare o sui social, sia «in alcune circostanze accettabile». Alla domanda se «un ragazzo che schiaffeggia la sua fidanzata perché ha civettato o flirtato con un altro uomo», l’11,9% dei campani ammette che in certe circostanze “è accettabile” che avvenga, contro lo 0,3 di chi risponde che è “sempre accettabile” e l’86% di chi dice che non è “mai accettabile. Nelle donne campane, invece, per l’un per cento è “sempre accettabile”, per il 7,8 è “accettabile in alcune circostanze”, e per l’89,8 “non è mai accettabile”. Ma con un dato totale del 9,8 per cento di persone che ammette lo schiaffo alla fidanzata in «alcune circostanze». Numeri sconvolgenti arrivano anche da Milano: quasi 7 milioni di donne italiane dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza (20,2% violenza fisica, 21% violenza sessuale con casi nel 5,4% di violenze sessuali gravi, come stupro e tentato stupro). Nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati 95 in Italia i “femminicidi”, quasi uno ogni tre giorni: 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia.
Il 25 novembre si è tenuta la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne durante la quale il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di «emergenza pubblica» e ha affermato che «la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere». Molti uomini pensano che la violenza sulle donne sia un’ottima punizione da dare, ma come diceva Benedetto Croce : “La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto di struggitrice”.
Maria Agnese di Foggia (5^F)
Carmelinda di Foggia (3^B)