di Margherita Bigarello Classe 1^ A. – La quarta parte….. WOW… e pensare che ne ho soltanto scritti 4!!!!. Comunque spero che questo racconto vi stia intrigando e così vi lascio alla seguente continuazione. E’ l’ultimo atto. Buona lettura!
…. perché diciamocelo mia zia non è una grandissima cuoca e quindi preferisce darmi i bastoncini Findus piuttosto che rischiare di farmi soffocare perché non toglie una spina dal pesce o perché c’è la grandissima probabilità , come è già successo, che le possa cadere un pezzo di lisca nell’uovo… fidatevi è successo… non chiedetevi come… ma una volta sono finito all’ospedale. Dopo cena salii in camera e come mio solito mi sporsi alla finestra per ammirare (si fa per dire) il paesaggio delle lande dove vive mia cugina “non capisco cosa ci trova di tanto affascinante “ borbottai. Non mi sentivo a mio agio, mi sentivo osservato come se fossi dietro lo schermo di un videogioco in cui né io né il giocatore ha scelta, come se fosse un illusione. “Ecco penso di nuovo come Monica, lei e le sue pazzie” decisi di prepararmi un latte caldo e di andare a letto, avevo fantasticato troppo per quella sera. Bevvi il latte, mi infilai nel pigiama e mi rimboccai le coperte spensi la luce per poi scoprire che….non avevo sonno. “diamine” sibilai tra i denti, i brandelli di quest’ultima mia parola mi rimbombò in testa. Mi alzai e con passo felpato frugai nella libreria dentro l’armadio, sembra strano ma Iris adora leggere, dopotutto chi non ha uno scheletro nell’armadio, beh mia cugina ha un a libreria. Trovai una copia de “il quadro di Jon”, un horror impressionistico, lo presi e osservai con attenzione la copertina. C’era un occhio triangolare, sentii la tristezza arrivare agli occhi come fa l’alta marea, vidi la collana che mi avevano regalato i miei per il mio 12°compleanno, le lacrime mi scesero sulle guance, riflettevano la luce della luna. L’unico colore in quella valle deserte che erano le lande.