di Michelangelo Suma 1^ AE. –
Il 22 novembre 1981 la squadra della Fiorentina sfida al ‘Franchi’ quella del Genoa. La squadra viola si gioca lo scudetto e punta tutto sulla coppia Antognoni – Graziani. La partita è un dominio dei viola e uno scatenato Antognoni serve a Daniel Bertoni il pallone dell’1 a 0. Il Genoa però pareggia. Si prosegue e al 52esimo Graziani viene atterrato in area di rigore. L’arbitro concede la massima punizione. Parte Antognoni … gol . Al 59esimo però succede questo: Antognoni è in area di rigore, tenta il pallonetto al portiere Martina, il quale però con un calcio colpisce il volto del capitano viola che cade a terra. Il cuore di Giancarlo Antognoni termina di battere. I calciatori sono sconvolti e spaventati. Gentile urla: ”E’ morto, … è morto!” I massaggiatori di entrambe le squadre corrono per salvare il giocatore viola. Si tenta in ogni modo di rianimarlo, perfino la respirazione bocca a bocca, ma … niente da fare. Durante quelle operazione di soccorso accadde che uno dei massaggiatori riuscì ad estrarre la lingua del giocatore viola che era messa all’incontrario e che quindi provocava uno strangolamento interno.
Antognoni così venne portato d’urgenza in ospedale e riuscirà a tornare in campo solo sei mesi dopo. In questi mesi di assenza la Fiorentina militerà sempre nei piani alti della classifica, ma con prestazioni un po’ altalenanti . Dopo il rientro del suo numero 10 la Fiorentina è in vetta al Campionato ma perde lo scudetto all’ultima giornata contro la Juventus. Molti tifosi viola ancora oggi pensano che se Antognoni avesse giocato tutte le partite, non ci sarebbe stata storia su chi in quell’annata sarebbe stata la detentrice dello scudetto.